L’opposizione unita contro la Zaccariotto «Non sei dei nostri»
SAN DONà
Francesca Zaccariotto allontanata dalla futura opposizione: «Non sei dei nostri». La reazione del centrodestra alle dimissioni del candidato sindaco Oliviero Leo non si è fatta attendere.
Il “generale” Leo si è già dimesso e la surroga permetterà all’ex sindaco, oggi assessore a Venezia, Francesca Zaccariotto di entrare subito nel primo consiglio comunale di giovedì prossimo eccezionalmente organizzato al teatro Astra. La decisione, annunciata da tempo e formalizzata in anticipo, ha scosso gli ambienti della politica e il centrodestra è già in fermento, spaccato anche all’opposizione dopo che lo era stato in campagna elettorale aprendo la strada alla vittoria di Andrea Cereser e del centrosinistra.
Il coordinatore regionale di FI, Adriano Paroli, ha ringraziato Leo per l'impegno in capagna elettorale e augurato buon lavoro a Zaccariotto. Francesca Pilla, che era la candidata indipendente della Lega e delle altre civiche del centrodestra arrivata con onore fino al ballottaggio, è critica: «Non mi sembra il modo corretto di agire nei confronti degli elettori. Io sarò in consiglio comunale, all’opposizione, nel rispetto dei cittadini che mi hanno votata. Leo si sta comportando come prima di lui fece ad esempio Gianni Corradini quando era stato candidato sindaco, che non era voluto entrare in consiglio dopo il voto che lo aveva penalizzato. Evidentemente Leo sarebbe entrato solo da sindaco e non ritiene il ruolo di consigliere di opposizione abbastanza importante. Io ci sarò, pronta a lavorare e anche imparare per crescere. Quanto alla Zaccariotto, non farà parte del nostro gruppo di opposizione che si incontrerà già la prossima settimana per iniziare a lavorare insieme, comprendendo anche Carlo Patera che era in lista con Leo, ma mi ha sostenuta al ballottaggio».
Dalla Regione, il vice governatore del Veneto Gianluca Forcolin, che è stato molto presente in campagna elettorale, attacca il centrodestra di Leo e la Zaccariotto che si è staccato dalla sua compagine. «Leo tradisce gli elettori», commenta, «non presentandosi neppure al primo Consiglio, mentre la Zaccariotto, bocciata dall’elettorato, rientra dalla finestra dopo la sonora batosta ricevuta. E mi chiedo che opposizione farà, dopo che la sua lista civica apertamente ha appoggiato Cereser al ballottaggio, come hanno dimostrato esponenti di spicco con messaggi e presenza ai festeggiamenti, oltre che dichiarazioni di voto. Probabilmente si preparerà alle prossime regionali nel 2020 con un posto sicuro al sole di San Donà». Cereser è alla prese con la formazione della giunta che sta creando più di qualche tensione. Dei sei assessori, due soli resteranno della precedente giunta, quasi certamente Lorena Marin e Chiara Polita. Gli altri saranno nomi nuovi, scelti in base a voti presi e competenza. Ma il sindaco non potrà non farsi condizionare anche dalle scelte di segreteria visto che il Pd è stato determinante per la vittoria. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia