L’omicidio planetario in mostra nelle tele di Husson
VENEZIA. In «Maledetta estate» John Katzenbach paragona un omicidio a un tornado: si forma lontano, talvolta lontanissimo, s’ingigantisce, assume una forza incontrollata e poi colpisce persone innocenti che non sapevano nulla delle sue origini. E il danno ambientale, ormai irreversibile, che stiamo portando avanti al più grande “essere vivente”, cioè al pianeta Terra, cos’altro è se non un omicidio-suicidio collettivo? Un omicidio che parte lontanissimo, con tante forme d’inquinamento, di deforestazione, di estinzione di specie animali, di avvelenamento delle acque, di riscaldamento globale. Tutto per inconsapevolezza della stragrande maggioranza di noi.
E proprio su questa mancanza di consapevolezza si ferma lo sguardo di Hugues Husson, pittore francese portato in palmo di mano dalla critica per il suo iper realismo che gli permette, con un lavoro certosino, di scavare in profondità nel dramma del nostro pianeta. “La planète bleue”, il pianeta blu, è quindi il titolo della mostra che l’Alliance Francaise ospita nella sua prestigiosa sede di Venezia (San Marco 4939, allo storico ponte dei Barreteri) con vernissage fissato per venerdì 16 maggio alle 18.30 alla presenza dell’autore.
Olii su tela, quelli radunati per l’omaggio a Husson, provenienti da collezioni private italiane e straniere che, come una storia, partono dalla fonte della vita, l’acqua, nelle sue varie forme, quella gassosa, con lo splendido “Nuages”, quella solida (“Iceberg”) e quella liquida, (“Paisage sublagunaire”). Poi la vita stessa, prima vegetale ("Le vieux manguier") e poi animale (il bellissmo “Gorille”). Quindi l’inquinamento vero e proprio. Ma un “inquinamento banale”, come lo definisce lo stesso autore. Dal sacchetto di plastica che fluttua danzando nell’acqua per concludersi con un quadro veneziano, il postanalitico « Enfoiré », dove si vede uno dei tanti gesti banali: nella visione dei pesci all’ombra di un imbarcadero si riflette un braccio con un mozzicone di sigaretta che crea nell’acqua i suoi cerchi. Uno dei tanti cerchi di una vita che si chiude.
(Hugues Husson, “La planète bleue”, Alliance Francaise, San Marco 4939, ponte dei Barreteri, Venezia. Fino al 5 giugno)
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