L’offerta di Villa Salus per il San Camillo

La Congregazione delle Suore Mantellate ha dato la disponibilità per l’acquisto dell’ospedale religioso degli Alberoni
----- Original Message ----- From: lisa.derossi@libero.it To: n.pellicani@nuovavenezia.it Sent: Tuesday, February 22, 2011 4:38 PMSubject: fotoHo problemi con il server, te le devo mandare una alla volta... - L'ospedale San Camillo
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MESTRE. Villa Salus, attraverso la Congregazione delle Suore Mantellate Serve Di Maria, ha formalizzato la disponibilità ad acquistare l’altro ospedale religioso della città, il San Camillo del Lido, oggi gestito dai padri Camilliani. E’ questo l’ennesimo tessello di un puzzle molto complicato, e non ancora completato, che dovrà portare alla vendita dell’Istituto degli Alberoni garantendo la tutela del titolo di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs).

Un puzzle intorno al quale ci sono ancora diversi giocatori, e con tasselli diversi. Poco prima della fine dell’anno infatti dalla Congregazione è stata spedita una lettera con destinatario padre Vittorio Paleari, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Opera San Camillo - proprietaria della struttura - e anche al segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, cui fa capo la Commissione pontificia speciale voluta da Papa Francesco per aiutare e sostenere i sempre più numerosi ospedali religiosi in difficoltà, cercando di mantenerli all’interno del perimetro religioso. L’opzione di Villa Salus permetterebbe di rispettare questa indicazione, anche se resta da approfondire come possa essere finanziato l’acquisto del San Camillo - si parla di circa 20 milioni di euro - che potrebbe trovare l’avvallo della Commissione vaticana solo con l’impiego di risorse dirette dell’ordine delle Mantellate e con la garanzia della continuità nella gestione della struttura, allontanando il rischio di capitali di cliniche private.

Al rientro dalle feste natalizie è iniziata la trattativa tra Villa Salus e Camilliani, ai primi passi, anche se Villa Salus, da parte sua, avrebbe già confermato la volontà di mantenere la struttura al Lido, rispondendo a un’esigenza della comunità locale. Contatti sono in corso in questi giorni. La volontà di Villa Salus di entrare nella partita era in parte già trapelata all’inizio di dicembre. Ed è possibile grazie al percorso di risanamento dei conti affrontato negli ultimi anni dalla struttura del Terraglio. Dopo un dimagrimento e dopo aver messo i conti in ordine l’ospedale che si affaccia sul Terraglio sembra pronto quindi all’acquisto dell’ospedale degli Alberoni, con il quale già immagina di poter sviluppare economie di scala.

La vicenda della cessione del San Camillo si trascina da più di un anno. Fino a pochi mesi fa, in una partita in cui giocava anche la Regione, sembrava essere in pole position l’imprenditore veronese Giuseppe Puntin, a capo delle cliniche Perderzoli, che già aveva raggiunto un accordo preliminare con la Fondazione Opera San Camillo, sempre smentito però dai camilliani. Puntin aveva presentato un’offerta affiancato nella trattativa dall’avvocato Stefano Dindo, dello studio legale Dindo, Zorzi & Associati di Verona. Accordo che ora sembra essere stato messo nel cassetto. Un’ipotesi iniziale della Regione prevedeva anche lo spostamento della struttura riabilitativa in terraferma e tra le destinazioni c’era pure il vecchio ospedale di Noale. Ora l’unica strada, in fase di approfondimento, per la vendita dell’ospedale porta sul Terraglio, a Villa Salus.

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