L’occupazione-dimostrazione prosegue fino a domani

VENEZIA. Proseguirà fino a sabato l’originale occupazione del Liceo Artistico di Venezia. L’occupazione, che di tale azione, in realtà, come hanno da subito tenuto a specificare gli studenti, porta...

VENEZIA. Proseguirà fino a sabato l’originale occupazione del Liceo Artistico di Venezia. L’occupazione, che di tale azione, in realtà, come hanno da subito tenuto a specificare gli studenti, porta solo il nome, ma che sarebbe meglio definire dimostrazione, cominciata la mattina di martedì scorso, è incentrata sul ripristino della scuola. I ragazzi, infatti, si sono suddivisi in gruppi e, con il materiale acquistato da loro stessi, stanno imbiancando i muri che presentano delle vecchie scritte, coprendo i graffiti dell’aula autogestita, tappando le crepe con lo stucco per interni e ridipingendo di bianco i termosifoni. Non solo, sono state anche adibite un’aula per la proiezione di film, una per lo studio e una terza per i dibattiti e verrà tenuto un corso di breakdance. Gli studenti, tutti dell’Artistico sempre senza alcun esterno, hanno aderito ieri alla proposta di uno studente universitario, incontrato in fondamenta, di affiggere un manifesto in solidarietà con le persone che mercoledì hanno subito le cariche della polizia durante lo sciopero generale in tutta Italia. Le iniziali tensioni con la preside, Annavaleria Guazzieri, e l’eventualità di un intervento delle forze dell’ordine, sembrano, da ieri, essere state superate, essendo stato trovato un accordo di collaborazione tra gli studenti e la direzione. La segreteria (sempre rimasta chiusa e inaccessibile ai ragazzi) è stata rimessa in funzione dal personale che anche oggi è tornato al lavoro; inoltre due docenti e una tecnica di architettura sono state fatte entrare e hanno potuto proseguire i lavori per il concorso del Vega a cui partecipa il liceo. Le lezioni proseguono nella sede distaccata del Santo Spirito e, se tutto dovesse andare avanti così, anche la preside Guazzieri ha ammesso che l’occupazione può durare e terminare sabato 17 novembre. Le motivazioni della protesta sono dovute ai tagli del Governo e al mancato arrivo dei fondi per l’istruzione. «Mancano i soldi per le modelle, non c’è la carta per le fotocopie», dicono gli studenti, «e queste sono solo alcune delle cose di cui non disponiamo». La conclusione prevista per sabato è accompagnata dal fatto che sarà il “Giorno dello studente” e che tutti gli studenti delle scuole veneziane in sciopero verranno sotto l’Artistico in solidarietà e ad assistere alla performance che i ragazzi terranno sull’ampio poggiolo che si affaccia sulla fondamenta.

Vittorio Tonon

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