L’occhio che non perdona ora si chiama Vistared: ecco la mappa

Gli automobilisti li odiano, i sindaci li amano per sicurezza (e per fare soldi). La mappa dei congegni in Riviera e Miranese. Aspettando quelli nuovi

MIRANO. La fretta è cattiva consigliera, sia su rettilineo che al semaforo. Soprattutto quando a vigilare c’è un agente elettronico. Autovelox, telecamere e fotocamere ai semafori: ogni nostro chilometro sulle due o quattro ruote è sorvegliato a vista. Tra Miranese e Riviera sono almeno 8 gli obiettivi puntati sulla targa del nostro mezzo, posizionati tutti negli ultimi 5 anni. E in arrivo, tra progetti e richieste già inviate al Ministero dei trasporti, ce ne sono almeno altri tre. Prevenzione o necessità di far cassa da parte dei comuni? Probabilmente entrambe le cose. E fatto sta che dove l’elettronica ha soppiantato il vigile in carne e ossa è stata subito strage di multe. Ecco la mappa dei punti dove conviene mollare l’acceleratore per non incorrere in pesanti sanzioni, nell’ordine dei 150 euro e perdere punti (almeno 6) sulla patente.

A Martellago, incrocio tra via delle Motte e la centralissima via Roma, c’è una telecamera al semaforo puntata su chi passa con il rosso. Filma il veicolo in transito rilevando targa e tipologia del mezzo. Il Comune ha ottenuto quello che voleva: incassi sicuri e calo delle infrazioni. Anche per questo sta pensando a un altro punto caldo da sorvegliare, ma dal 2012: quello in pieno centro, tra via Roma e la Castellana.

Lo stesso sistema è stato installato da poco lungo la Brentana, in piazza Marconi a Stra, portando mille multe in poco più di due mesi e al grande incrocio della Crosarona a Scorzè, per rilevare le infrazioni delle migliaia di veicoli in transito sulla Castellana. «E’ il sistema più garantista possibile – dice il sindaco di Scorzè Giovanni Mestriner – e impressionante è la quantità di infrazioni che ha rivelato: auto e camion che tirano dritto col rosso, soprattutto di notte.

Una quantità e una qualità di comportamenti scorretti, anche da parte dei professionisti della strada, come gli autotrasportatori, che non credevamo». In tutti questi casi l’apparecchio montato è lo stesso: si chiama Vistared ed è un documentatore video di infrazioni semaforiche: filma (non fotografa) il veicolo in transito, rendendo incontestabile la sanzione. A Pianiga invece resta il vecchio sistema fotografico, ma diverso dal contestatissimo T-red: in centro a Mellaredo, tra la Noalese e la strada per Rivale e a Cazzago centro, tra via Provinciale e via Molinella, il controllo è affidato ai Photored, versione omologata dei T-red che permettono l’accertamento della violazione anche senza la presenza del vigile sul posto. «Sono stati adottati 4 anni fa – spiega il sindaco Massimo Calzavara – per controllare arterie particolarmente pericolose. Non è uno capriccio, né tantomeno un sistema per far cassa: per posizionarli serve l’ok della prefettura e questo arriva solo se si dimostra la reale pericolosità dei punti in questione». Per le stesse ragioni Pianiga vorrebbe ora mettere in sicurezza altri due tratti, tramite autovelox in postazione fissa: lungo la Noalese a Mellaredo e in via Rivale. A Noale occhio ai tre nuovi autovelox posizionati in via Mestrina, via Cerva e via Parauro. In questo caso i sorvegliati speciali sono i novelli Schumacher che spingono troppo sull’acceleratore.

Niente semafori, ma velocità oltre il limite consentito in centro abitato. Non sono ancora del tutto funzionanti, il Comune ha detto che presto saranno attivati. Nel dubbio, meglio rallentare. Anche se la stessa cosa si era detta in passato per tre rilevatori posti a Spinea e mai, ma proprio mai, entrati in funzione. Restano i contenitori vuoti in via Rossignago, via Fornase e in via Alfieri, con poche possibilità di essere accesi, visto che si trovano su strade considerate non troppo pericolose.

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