Locazioni, canoni in aumento. A Venezia si spende in media 726 euro

Mentre i prezzi di acquisto delle case scendono ancora, i canoni di locazione continuano a salire, per il quarto anno consecutivo. Venezia, come Comune, si ritrova ai primi posti della classifica sia...
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Poerio/ Visita guidata al cantiere del museo M9
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Poerio/ Visita guidata al cantiere del museo M9

VENEZIA. Mentre i prezzi di acquisto delle case scendono ancora, i canoni di locazione continuano a salire, per il quarto anno consecutivo. Venezia, come Comune, si ritrova ai primi posti della classifica sia per l’incremento dei canoni che per il loro costo medio.
Il dato nazionale è del più 3,1%, vicino i livelli pre-crisi di 10 anni fa, con prezzi medi mensili inferiori del solo 5,8% rispetto ai valori del 2009 (641 euro).

Lo dice il Rapporto sulle locazioni 2018 di “Solo Affitti”, rete immobiliare specializzata nella locazione con circa 300 agenzie, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma. Gli incrementi maggiori dei canoni sono a Bologna (+10,9%) e Milano (+10,2%), Roma (+7,7%), Venezia (+6,1%), Firenze (+5,1%) e Torino (+4%).
Milano, con una media di 1.161 euro al mese per le case arredate, è il capoluogo più caro d’Italia per andare in affitto, con prezzi superiori di oltre il 25% rispetto a Roma (925 euro) e di quasi il 58% rispetto a Firenze (736 euro).

Valori elevati anche a Venezia (726 euro), Bologna (722 euro) e Trento (701 euro); più accessibili a Napoli (651 euro) e Cagliari (606 euro).
I capoluoghi più a buon mercato restano anche quest’anno Catanzaro (379 euro), Perugia (417 euro) e Potenza (426 euro). Il rapporto sulle locazioni evidenzia che la presenza di mobili nelle case in affitto contribuisce ad incrementare mediamente del 12,7% il valore del canone mensile (604 euro media nazionale) rispetto agli immobili vuoti (536 euro).

Non è un caso che i prezzi di locazione per gli immobili arredati (+3,1%) siano cresciuti il doppio rispetto alle soluzioni non ammobiliate (+1,5%). Secondo il rapporto sono sempre di più le giovani coppie senza figli a muovere il mercato: rappresentano il 41,4% dei locatari, in buona crescita rispetto al 2017 (36,6%). In aumento anche le persone che vivono da sole 22,3% (21,3 nel 2017), mentre rallenta il fenomeno della condivisione (14,3% rispetto al precedente 16,3%) e diminuiscono le coppie con figli, dal 25,8% dello scorso anno al 22% di quest’anno. Aumenta dal 30,3% del 2017 al 33% di quest’anno il numero di contratti di affitto sottoscritti dai lavoratori in trasferta, rimane invece stabile la quota di inquilini studenti (19,5%). Lieve calo dal 47,8 al 45,8 per cento delle locazioni dovute a motivazioni residenziali classiche. E i tempi medi per affittare un appartamento si riducono dai 2,1 mesi del 2017 agli 1,9 mesi di quest’anno, con tempi più brevi in centro (1,6) rispetto alla periferia (2,4). A Venezia, però, la corsa agli affitti turistici toglie spazio alla locazione tradizionale.

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