«Locale di scambisti? No, un centro relax»

MUSILE. Nuovo locale per scambisti, Musile già scandalizzata dalla possibilità che possa aprire un club molto "hot". Dietro al benessere, le piscine e le saune, ci sarebbero in reatà i seperè e le...
LAZZARINI FGAVAGNIN CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNE DI MUSILE ..SINDACO FORCOLIN
LAZZARINI FGAVAGNIN CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNE DI MUSILE ..SINDACO FORCOLIN

MUSILE. Nuovo locale per scambisti, Musile già scandalizzata dalla possibilità che possa aprire un club molto "hot". Dietro al benessere, le piscine e le saune, ci sarebbero in reatà i seperè e le stanze private per chi ama il sesso aperto e senza vincoli. Il sindaco, Gianluca Forcolin, che dice di non saperne ancora nulla, non sembra d'accordo sull'apertura di un locale che non sia di solo relax e benessere, poco più di una piscina con sdraio e ombrelloni. Ufficialmente, al momento, si parla di un centro benessere lungo la Triestina, vicino alla Fossetta, anche se i ben informati si aspettano un locale sì dedicato al benessere con piscina e massaggi, ma aperto allo scambio di coppie sul modello di altri noti locali che spopolano nel Vicentino e Padovano.

Sulla questione è intervenuto dunque il sindaco di Musile, Gianluca Forcolin, che si dice favorevole, ma solo a un centro benessere vero e proprio senza "luci rosse". «A tutt'oggi non vi è nessuna documentazione ufficiale - dice - circa l'apertura di un nuovo centro benessere, nè tanto meno di un luogo per scambio di coppie a Musile. Ho fatto una ricognizione con gli uffici e nulla è presente al protocollo, se non una visita esplorativa da parte di alcuni signori per un immobile recuperato e ristrutturato da ormai qualche anno lungo la statale 14 e hanno chiesto di poter capire se vi sono le condizioni per aprire un centro di bellezza con tanto di saune, bagni turchi e massaggi rilassanti. Se è così e questa sia l'attività per la quale chiedono di aprire, e non vi siano motivi ostativi da parte dell'asl e uffici competenti, non sarà certo il sindaco a mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole fare impresa sul nostro territorio in periodi di crisi». (g.ca.)

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