Lo stilista: «Ho lasciato Zara per la mia moda genderless, contro gli stereotipi di genere»

Ivan Della Mora, 36enne di Mira, si è messo in proprio e produce capi artigianali. «Dietro le mie scelte la filosofia dell’inclusione»
Alessandro Abbadir
Ivan Della Mora indossa una delle sue creazioni
Ivan Della Mora indossa una delle sue creazioni

MIRA. Una linea di abbigliamento “genderless”, evoluzione del tradizionale unisex per combattere gli stereotipi di genere. Una linea di abbigliamento originale che fa dell’altissima professionalità e lavorazione artigianale “Made in Italy” la sua caratteristica primaria.

Ivan Della Mora, 36 anni, originario di Udine e ora residente a Mira Taglio, per oltre dieci anni ha lavorato nella catena di abbigliamento internazionale Zara – per ultimo anche alla “Nave de Vero” a Marghera - prima di decidere di avviare un’attività in proprio.

«Dopo anni di lavoro in una catena di abbigliamento internazionale» spiega «questa idea si è sviluppata e ha avuto una accelerazione nel periodo del lockdown, primavera 2020. La linea genderless, se vogliamo trovare un accostamento, può essere considerata un’evoluzione del classico unisex, ma include anche quella sensibilità che, nel corso degli anni, è cresciuta nella società e abbraccia una filosofia di vita che vede nell’inclusione la sua caratteristica principale».

Due modelli con i capi di Della Mora
Due modelli con i capi di Della Mora

«Ogni passione e ogni esperienza hanno forgiato il mio modo di essere» racconta Della Mora «e di conseguenza anche la mia idea di moda. Da qui è arrivata la creazione di una collezione miscellanea di capi, a volte senza genere. Colori, forme e ispirazioni creano il concept, a tratti orientali e minimali ma sempre con il punto fisso sul dettaglio. Bisogna avere il coraggio di osare, con garbo ed eleganza, esprimendo appieno la propria personalità».

«Ogni capo» è la presentazione del sito ivandellamora.com «mira a sdoganare lo stereotipo di genere, i gusti di uomo e donna possono intersecarsi, senza mai calpestarsi. Eleganza e comodità, apparenti nemici da anni, ora non solo coesistono ma si valorizzano l’un l’altro, creando un binomio imbattibile. Amo la moda, amo il bello, amo ciò che è lineare, amo il minimal e tutto ciò che può sdoganare ogni forma di stereotipo».

Il berretto "Love is love" e i gilet bianconeri
Il berretto "Love is love" e i gilet bianconeri

Della Mora è l’ideatore dei capi: pantaloni, bermuda, blazer, magliette, berretti. Con lui lavorano altre 4- 5 persone: sarti e modellisti. Il negozio per ora funziona solo on line ma, ammette Della Mora «il sogno è quello di creare una collezione, un catalogo».

«Non ho frequentato scuole di moda specifiche» dice l’imprenditore «ma la passione è arrivata dalle mie esperienze in campo lavorativo». Il costo? «Se complessi li vendo a 300 euro mediamente, per una maglia 100 euro, per un pantalone 200. Il tempo di lavorazione è di circa due settimane e i prodotti vendono consegnati a domicilio. Le mie creazioni attraversano abbastanza fluidamente il tempo e non sono legate strettamente ad una stagione».

Sono già decine le ordinazioni. Le misure? «Nel sito ci sono tutte le indicazioni necessarie per avere il modello desiderato». 

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