Lo Stato mette in vendita Venezia sul web: sul mercato 13 palazzi

È il primo “pacchetto” proposto agli investitori internazionali dall’Agenzia del Demanio e dal ministero dell’Economia. A Mestre, due aree in stazione e al parco Piraghetto
Palazzo Duodo sul Canal Grande
Palazzo Duodo sul Canal Grande

VENEZIA. Lo Stato mette in vendita anche Venezia sul web. Da una parte dell’ex Ospedale al Mare, ora in mano alla Cassa Depositi e Prestiti. A Palazzo Duodo-Marcello, a fianco di Ca’ Vendramin Calergi, che doveva diventare la nuova sede del Museo Orientale, ma che è pronto a diventare l’ennesimo albergo. Al Mipim di Cannes, la fiera mondiale del mercato immobiliare, l’Agenzia del Demanio, con il Ministero dell’Economia, ha presentato infatti la vetrina dei primi 230 immobili inseriti sul nuovo sito www.investinitaly.com proprio per offrirli in vendita sul mercato internazionale.

L'ex ospedale al Mare al Lido di Venezia
L'ex ospedale al Mare al Lido di Venezia

Un primo “pacchetto” di immobili pubblici -che verrà progressivamente implementato - tra cui ne compaiono già tredici per l’area veneziana. Al primo posto c’è appunto l’ex Ospedale al Mare, attuando il Piano di recupero già approvato nel 2011, attuando però una nuova convenzione urbanistica con il Comune. Si puntano a vendere il Padiglione Maternità e il Padiglione Isolamento - circa 1600 metri quadri tra via Marco Polo e via dell’Ospizio Marino per farne una struttura turistico-ricettiva o in alternativa destinata ad abitazioni private. Sul mercato anche il cinquecentesco Palazzo Cappello Layard sul Canal Grande, nel sestiere di San Polo, già sede di Ca’ Foscari poi venduta. Anche qui lo si propone come sede alberghiera o per residenze turistiche.

Ca' Cappello, vicino a San Tomà
Ca' Cappello, vicino a San Tomà

C’è poi il settecentesco Palazzo Duodo Marcello, a fianco del Casinò - anch’esso di Cassa Depositi e Prestiti - con i suoi circa 2400 metri quadri vincolati dai Beni Culturali ma «secondo lo strumento urbanistico vigente - recita la scheda dell’immobile - le funzioni private sono liberamente insediabili con alcune limitazioni per quelle commerciali e produttive». In offerta anche la Palazzina Briati, vicino Campo Santa Margherita e attualmente concesso in comodato d’uso a Ca’ Foscari. Duemila metri quadrati di spazi da valorizzare e riqualificare. Ancora, fa parte del “pacchetto” di Investinitaly anche il compendio delle “Ex carceri di San Severo”, acquistato anch’esso da Cassa Depositi. Possibili residenze private e attività commerciali legate al turismo.

Si vende anche l’hotel Bella Venezia, che la Cassa ha di recente acquistato a prezzo di saldo dalla Regione, «immobile aperto tutto l’anno è in ottime condizioni di manutenzione». Altri due palazzi offerti per possibili destinazioni alberghiere sono Palazzo Manfrin e Palazzo Ziani. Il primo venduto anch’esso dalla Regione alla Cassa Depositi, con i suoi quasi 5 mila metri quadri nell’edificio settecentesco che si affaccia sul rio di Cannaregio. Il secondo, sul rio dei Greci - già sede di Insula - pronto anch’esso per essere trasformato in albergo o in un complesso di residenze turistiche.

L'hotel Bella Venezia a San Luca
L'hotel Bella Venezia a San Luca

In offerta anche Palazzetto Balbi, a San Marco - di proprietà della Regione - che «si presta ottimamente a essere valorizzato mediante trasformazione in un struttura ricettiva, o ad essere ristrutturato in abitazioni di lusso».

Cè n’è anche per Mestre con i 65 mila metri quadrati dell’area del Piraghetto, lungo via Trento, a breve distanza dalla Stazione di Mestre, in prossimità del Parco «con possibilità di edificazione di nuovi insediamenti aventi destinazione residenziale, commerciale e servizi».

E, ancora, i 10 mila metri quadri dell’area all’interno del perimetro della Stazione ferroviaria di Mestre, affacciata sul primo binario e sulla viabilità per i taxi lungo viale Stazione, con destinazioni commerciale, direzionale, turistico-ricettivo, servizi pubblici e privati. Per finire con un immobile in via del Terraglio e con l’ex clinica Villa Tevere.

 

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