Lo stalker Bernardini può tornare a casa
Jesolo. Era stato arrestato il 24 settembre per aver perseguitato l’eurodeputata Lara Comi. Processo il 7 dicembre

JESOLO. Giovanni Bernardini può tornare a casa. Ieri notte ha fatto rientro a Jesolo l’imprenditore arrestato per stalking nei confronti dell’eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi. Il 47enne jesolano era nel carcere di Lecco, poi trasferito a Busto Arsizio, dal 24 settembre scorso. In quella data era stato arrestato dalla polizia di Stato a Lecco, dopo che si era presentato a una partita di calcio di beneficenza tra le deputate, cui partecipava anche Lara Comi.
Aveva in tasca un anello con brillante per la sua amata che desiderava a tal punto da continuare una corte spietata e pressante che aveva scaturito le denunce dell’europarlamentare e un provvedimento di allontanamento nei suoi confronti. Quel giorno la 34enne Lara Comi aveva avvertito la polizia e Bernardini è stato arrestato in forza di un decreto che gli impediva di avvicinarsi in un raggio di 500 metri seguito alle ripetute denunce e segnalazioni dell’europarlamentare. Per il momento l’eurodeputata non ha voluto commentare la scarcerazione. Bernardini era stato arrestato e Comi non aveva esitato a dirsi soddisfatta di questo triste epilogo, esasperata da una corte diventata soffocante e inaccettabile per lei. È stata sotto i riflettori per giorni con questa storia, invitata alle principali trasmissioni televisive. A difender Bernardini, l’avvocato di Jesolo Pierpaolo Alegiani, che aveva assunto l’incarico dopo che inizialmente Bernardini aveva avuto assegnato un difensore d’ufficio. Da allora il legale ha costruito una difesa basata sul fatto che Bernardini aveva ricevuto il numero di cellulare dalla stessa Lara Comi in passato, che la sua amicizia su Facebook non era stata mai cancellata e che tra i due la comunicazione non era stata interrotta. E, soprattutto, che il suo assistito non era persona pericolosa. In fondo, ha sempre sostenuto il legale con un certo romanticismo, si era presentato davanti a lei per una dichiarazione d’amore con tanto di anello con brillante, non una pistola. È stata dunque accolta dal gip di Busto Arsizio, la istanza di scarcerazione. Bernardini è stato raggiunto dai genitori e portato a casa nella notte in attesa dell’udienza che sarà celebrata a Busto Arsizio il 7 dicembre con il ritto abbreviato chiesto dal legale.
Il giudice ha accolto pertanto le richieste della difesa che ha dimostrato in questi mesi la non pericolosità di Bernardini e la disponibilità a seguire eventualmente un percorso psicologico di assistenza. Bernardini è un imprenditore e gestisce un’azienda specializzata nell’agricoltura biologica, in via Roma, la Val d’Argento. Era stato candidato indipendente a sindaco nel 2012 per Sel e Italia dei Valori. In questi mesi ha ricevuto in carcere 200 lettere di ammiratrici da tutta Italia, affascinate da questa storia di corteggiamenti all’antica, con tanto di brillante, che sembrano riportare indietro nel tempo, senza minimamente considerare la posizione di Lara Comi che lo ha descritto invece come un uomo che voleva solo perseguitarla. Quanto al famoso anello, è ancora sotto sequestro e il legale ne chiederà la restituzione a vicenda chiusa.
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