Lo scultore Pecorelli rischia l’arresto a Pechino

Aveva esposto le sue “Formiche” di metallo al centro di piazza Tienanmen Gli agenti l’hanno circondato trascinandolo in caserma. «Ne è valsa la pena»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Dalla Cina con furore. Per la seconda volta nella sua vita, l'artista jesolano Carlo Pecorelli è stato rinchiuso in una caserma della polizia cinese dopo aver violato le leggi cinesi sui luoghi pubblici. Nei giorni scorsi, si trovava in piazza Tienanmen dove ha scoperto sulla sua pelle che è vietato esporre qualsiasi cosa, figuriamoci le sue sculture metalliche.

Pecorelli sta affrontando un viaggio in oriente per alcuni mesi, tra Cina e Giappone, dove esporrà le sculture metalliche che a Jesolo sono state esposte durante l'estate in molte piazze della città balneare. Per lo più grandi insetti, forgiati nel metallo. Una delle sue formiche, in oro, è stata consegnata anche al calciatore Alex Del Piero. Nella grande piazza cinese, aveva allestito la piccola scultura nel centro della piazza, ma la performance gli è costata 1500 yuan di multa, circa 180 euro, e 18 ore trascorse in caserma. Gli era già accaduto un paio d'anni fa, ma la lezione evidentemente non è bastata e questa volta gli è andata peggio. In breve tempo sono comparsi i poliziotti che lo hanno accompagnato in caserma per i controlli. Ma nei minuti precedenti, già centinaia di cinesi si erano avvicinati a fotografarlo stupiti del coraggio di questo curioso artista veneziano, con origini meridionali. «Ne è valsa la pena», dice da Pechino, città da cui presto partirà per raggiungere Tokyo, «appena esposta la formica in piazza si è creata una sorta di folla che sgomitava per fotografare la mia scultura. Purtroppo l'esposizione e durata solo un' ora ed è arrivata la polizia con 60 agenti, sospendendo l' esposizione. Nel frattempo sono state scattate circa 2000 foto in così poco tempo. L' arte italiana ha sempre il suo fascino».

Pecorelli è un artista che vuole emergere. Ha scolpito anche delle sculture in metallo dedicate al naturismo, esposte in occasione di una visita dell'associazione naturista Anaa al Tropicarium di Jesolo. I suoi insetti giganti nelle piazze hanno fatto parlare, anche perché sono stati spesso oggetto, come altre sue sculture, di atti vandalici. Di recente ha organizzato anche una mostra contro l'omofobia. Sempre messaggi forti e di impatto sui temi più attuali della società in cui viviamo. Con il rischio di crearsi anche dei nemici o, come in questo caso, andare in galera per qualche ora, perchè se in Italia si chiude spesso un occhio, all’estero, specie in Cina, non si scherza con le leggi.

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