L’M9 si espande acquisita la casetta di via Meucci

Ottocentomila euro per garantire il passaggio pedonale da piazzale Donatori di sangue alla futura area museale
Di Mitia Chiarin
Presentazione dell'M9, un progetto di rigenerazione urbana per la città metropolitana di Mestre - nella foto lotto n.4 - via Meucci
Presentazione dell'M9, un progetto di rigenerazione urbana per la città metropolitana di Mestre - nella foto lotto n.4 - via Meucci

MESTRE. Il regalo di Natale Fondazione di Venezia e Società Polymnia se lo sono fatto il giorno prima della vigilia. È l’acquisizione dell’ultimo pezzo di immobile che garantirà l’accesso alla nuova area museale del M9 in costruzione tra via Brenta Vecchia e via Pascoli.

Garantito così l’accesso pedonale da piazzale Donatori di Sangue e corte Legrenzi. Una possibilità che dal 23 dicembre scorso è diventata certezza dopo che la Fondazione di Venezia, assieme al braccio operativo di Polymnia, hanno concretizzato l’acquisto da parte di un fondo immobiliare, la società Serenissima Sgr, l’edificio a due piani che si trova in via Meucci, tra l’osteria “Da Gino” e il palazzo delle Poste.

Un acquisto, valore circa 800 mila euro, che si attendeva dal giugno 2013 quando si è concretizzato il progetto M9 i cui cantieri sono partiti, tra nuove costruzioni e restauro dell’ex convento di via Poerio, poi distretto militare, dallo scorso mese di settembre. Obiettivo, finire i lavori per dicembre 2016 dopo 30 mesi di cantieri.

L’acquisto del piccolo immobile viene confermato da Fabio Achilli, direttore della Fondazione. Il quarto lotto, ora definitivamente acquisito, si aggiunge all'ex convento di via Poerio (3.255 metri quadri acquisiti dalla Polymnia di Plinio Danieli nel febbraio 2007), all'area della caserma Pascoli, oggi grande cantiere di costruzione del nuovo museo (3.280 metri quadri acquisiti sempre nel 2007), e agli edifici che ospitarono la Regione all'angolo con via Brenta Vecchia e che oggi sono sede di uffici tra cui anche la redazione del nostro giornale (1.835 metri quadri divenuti di proprietà della società strumentale della fondazione di Venezia nel 2008).

La proposta di acquisto alla società Serenissima Sgr, un fondo immobiliare, finalmente è stata accettata e il progetto M9 diventa proprietario anche dei 405 metri quadri in via Meucci. Una acquisizione che ora può aprire la strada ad un abbattimento teso a favorire l'apertura di un varco pedonale che amplia l'area pedonale attorno a via Poerio ed estende i collegamenti pedonali alla nuova piazzetta che si aprirà su via Brenta Vecchia con la realizzazione del palazzo colorato del museo M9 pensato da Sauerbruch e Hutton, il duo di architetti anglo-tedesco che ha vinto il concorso della nuova sede museale.

Oppure, come spiega Achilli, si possono valutare altre ipotesi: il recupero dell’immobile per usi legati al museo o un abbattimento con ricostruzione. «Ne parleremo presto con i progettisti per capire come procedere», dice Achilli. Di certo, l’acquisizione amplia i collegamenti pedonali tra area museale e centro di Mestre. Il progetto museo M9, la cui costruzione è in mano alla impresa Maltauro, che fino alle vacanze di Natale ha lavorato giorno e sera, sabati compresi e dopo la pausa di fine anno, ha riaperto ieri il cantiere, prevede un investimento di oltre 100 milioni: 25 milioni e mezzo era costato l’acquisto dell'ex convento, in via di restauro oggi. E ancora 51,8 milioni per l'acquisizione dell'area della Pascoli, la costruzione e l'allestimento del museo M9. E altri 24,2 milioni di euro per la ristrutturazione degli uffici di via Brenta Vecchia. Ora si aggiungono gli 800 mila euro dell’operazione di via Meucci.

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