Livenza, superata la piena del 2002paura per le prossime piogge
La notte scorsa il livello dell'acqua ha superato di 14 centimetri quello record dell'alluvione del 2002 (di poco inferiore al disastro del 1966), nella giornata la decrescita è stata lenta, tanto da non far abbassare la guardia alla Protezione civile: preoccupazione per le piogge previste in abbondanza per il prossimo fine settimana. Giuseppe Ostan: "Siamo preoccupati per il weekend. Finora non abbiamo avuto alcuna evacuzione, speriamo che riesca ad uscire in tempo dall'emergenza"
MESTRE.
E' stata una notte di grande incertezza, ma non è ancora finita la grande paura per il Livenza. La notte scorsa il livello dell'acqua ha raggiunto e superato di 14 centimetri quello record dell'alluvione del 2002 (è satta invece di poco inferiore al disastro del 1966), ma per tutta la giornata la decrescita è satta troppo lenta, tanto da non far abbassare la guardia alla Protezione civile che ora guarda con preoccupazione alle piogge previste in abbondanza per il prossimo fine settimana. Il momento peggiore della notte scorsa lo si è avuto alle due, quando il livello dell'acqua è arrivata a quota 6,83 facendo temere il peggio. Sulle sponde si sono viste donne intente a pregare col rosario in mano, a suiggellare il timore che si potesse rivivere la tragica esperienza di otto anni fa. Poi la piena si è fermata, il livello si è stabilizzato e la gente ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Tuttavia c'è ora i timore di un ritorno del maltempo. "Siamo preoccupati per le abbondanti piogge previste per il fine settimana - ha detto Giuseppe Ostan, responsabile della Protezione civile del distretto di Portogruaro nonchè assessore - finora non abbiamo avuto alcuna evacuzione, speriamo che riesca ad uscire in tempo dall'emergenza".
Ansia lungo il Brenta.
Preoccupazione a Vigonovo, Bojon di Campolongo Maggiore, Sandon di Fossò e Liettoli per la piena del Brenta che ieri faceva paura. Il livello del fiume è salito in due giorni di sette metri arrivando a meno due metri dal limite di esondazione. Per tutta la giornata di ieri il livello non ha accennato a diminuire è rimarrà così anche per tutta questa mattina. Nei campi circostanti gli argini sono apparsi diversi «fontanazzi», che hanno allagato numerosi terreni a Liettoli e a Sandon. Si tratta di infiltrazioni d'acqua che a causa della pressione del fiume trovano sfogo nel terreno circostante fuori dal letto del corso d'acqua.
Il Piave come nel 2002.
Alle 16 a San Donà il livello del Piave segna più 5.59 metri rispetto al valore medio. Appena 41 centimetri sotto la soglia di massima attenzione. Mentre a Noventa si sfiorano i 9 metri sopra il valore medio. Per gli esperti del genio civile della Protezione civile questi saranno i valori che fotograferanno, per la storia, la piena del novembre 2010, la più consistente 2002 ad oggi. La media è stata di 15 centimetri all'ora, con punte di mezzo metro tra le 4 e le 6 di lunedì notte. to. Tra San Donà e Noventa sono state 25 persone sfollate, costrette a trascorrere la notte da parenti o in albergo. Il nuovo parco fluviale di San Donà, completamente allagato. Mentre il sottopasso del ponte della Vittoria è rimasto chiuso per tutta la giornata: pesanti le ripercussioni sul traffico, con code anche di 12 chilometri.
Livenza, sorvegliato speciale.
Per tutta la giornata e la notte il Livenza è stato il sorvegliato speciale della provincia. Il fiume più di ogni altro faceva paura dopo aver rotto gli argini in Friuli e nella provincia di Treviso. La piena passata nella tarda serata ha costretto a sospendere i collegamenti ferroviari tra Treviso e Portogruaro evacuato l'ospedale di Motta di Livenza col trasferimento degli ammalati a Portogruaro e San Donà. Preoccupazione anche per il Malgher che con il Livenza cinge da vicino Corbolone. Per tutto il pomeriggio il mare, grazie anche al vento che soffiava a favore, ha ricevuto l'acqua della piena. In serata le cose però sono cambiate e il mare ha iniziato a ricevere poco.
Code in autostrada.
La chiusura dell'A4 a Padova Est per chi era diretto a Milano con la deviazione verso Bologna del traffico, ha creato una coda continua di circa dieci chilometri per tutta la mattinata. La decisione è stata neccessaria perchè da due giorni nella zona di Soave l'autostrada è bloccata dall'acqua dell'Alpone che ha tracimato lunedì. Nel pomeriggio il blocco a Padova Est è stato tolto per quattro ore. Nuova chiusura in serata.
Salvataggi dei vigili del fuoco.
Altri due interventi spettacolari del Nucleo elicotteri dei vigili del fuoco a Saletto di Montagnana dove hanno recuperato un ragazzo che sfinito non riusciva a salire sul mezzo anfibio, e a Ciano del Montello dove hanno tratto in salvo un anziano e la sua famiglia dalla golena del Piave.
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