Litoranea Veneta “acquista” la Piave Vecchia
CAPOSILE. Anche la Piave Vecchia entrerà a far parte della Litoranea Veneta, l’idrovia navigabile lunga 127 chilometri che collega la laguna di Venezia alle foci dell’Isonzo, attraversando Veneto Orientale e Friuli. Con i suoi 7 chilometri che collegano il Piave al Taglio del Sile, da Caposile a Intestadura, la Piave Vecchia rappresenterà per gli amanti del turismo fluviale un itinerario alternativo a quello lungo il Cavetta. La novità è stata annunciata dall’assessore regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti, durante un sopralluogo in barca.
Ad accompagnarla c’erano il vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin, numerosi consiglieri regionali e amministratori locali. La giunta regionale ha annunciato di aver stanziato altri 3 milioni di euro per potenziare la navigabilità della “Litoranea Veneta”, che si aggiungono ai 27 milioni già investiti negli ultimi anni in interventi eseguiti attraverso Sistemi Territoriali.
«Questi percorsi acquei interni rappresentano un ulteriore elemento di attrattiva turistica, sui quali possiamo lavorare in termini di valorizzazione infrastrutturale e di promozione», ha spiegato De Berti, «nessun’altra regione italiana ha investito tanto sulla navigazione interna e questa nostra attività è stata riconosciuta dalla Commissione europea, che ha inserito le vie navigabili venete nella Ten-T». Ovvero, nelle reti di trasporto a valenza trans europea. Il presidente di Sistemi Territoriali, Gian Michele Gambato, ha illustrato gli interventi già conclusi e quelli che verranno eseguiti da adesso fino al 2018. Un milione servirà per il ripristino della funzionalità della conca di Intestadura, necessario per l’inserimento della Piave Vecchia nel sistema dell’idrovia. Gli altri due milioni, invece, saranno investiti in interventi di miglioramento e manutenzione dell’idrovia già esistente. I lavori si terranno nei territori di San Donà, Eraclea, Jesolo, Musile, Quarto d’Altino, Caorle e San Michele e riguarderanno il dragaggio e il consolidamento delle sponde di ulteriori tratti di canali, la manutenzione straordinaria e il potenziamento delle briccole, scivoli e pontili di legno, nonché la realizzazione di ulteriori strutture per l’approdo e l’imbarco di passeggeri.
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