Liti tra vicini in via Moro, rischio faida
A Portogruaro si attendono le decisioni della magistratura dopo una serie di violente aggressioni
Colucci - Dino Tommasella - Portogruaro - Via A. Moro
PORTOGRUARO. Situazione sempre più complicata nel quartiere più difficile di Portogruaro. Secondo alcuni residenti esiste ora un rischio-faida. Nuovo odioso episodio nella lunga lite per motivi di vicinato che sta mettendo in difficoltà via Aldo Moro, i feriti in totale salgono a sei.
La figlia del volontario del servizio veterinario coinvolto nei due episodi precedenti, è finita al pronto soccorso venerdì sera, lamentando una contusione al bacino. Il padre si è rivolto alla polizia, denunciando l’accaduto.
La giovane ha raccontato di essere stata scaraventata a terra da una persona con cui aveva avuto una discussione. Sono in corso le necessarie verifiche. Anche questa puntata, la terza in ordine di tempo e in 5 giorni, è seguita dai carabinieri e dalla polizia. C’è molta preoccupazione in tutti gli abitanti della zona che stanno seguendo la vicenda.
Al centro dell’attenzione dunque c’è questo volontario, che ieri ha voluto raccontare la sua versione dei fatti. «I vicini di casa», lamenta l’uomo, «mi provocano e mi perseguitano di continuo. Tutto è nato dal fatto che faccio il volontario a soccorso degli animali. Le autorità devono intervenire, qui prima o poi si verifica un omicidio. Io non ho scaraventato a terra nessuno nel primo episodio. La 33enne che lamentava si essere stata spinta da me, in realtà è caduta da sola».
È stato proprio l’uomo, ieri mattina, prima di recarsi al lavoro, a raccontare dell’episodio che riguarda la figlia, episodio che, tra l’altro, è stato confermato da altre fonti.
«L’hanno scaraventata per terra procurandole una ferita leggera al bacino. Anche dopo l’episodio del pronto soccorso mi hanno provocato, mi hanno spiato. Ma non devono toccare più la mia famiglia. Se toccano mia moglie e mia figlia io li disintegro. Credo di essere stato chiaro».
Anche ieri mattina il volontario si è rivolto alle forze dell’ordine. Prima ha parlato con la polizia, poi si è rivolto ai carabinieri. L’uomo si sente perseguitato, ma i vicini di casa e i carabinieri la pensano diversamente.
Proprio in questi giorni dal comando della compagnia carabinieri di Portogruaro è stata avanzata una precisa richiesta alla magistratura, affinché intervenga in maniera tempestiva prima che la situazione degeneri totalmente. Allo studio ci sono alcuni provvedimenti, ma non si sa ancora verso quali soggetti verranno adottati. Dall’inizio dell’emergenza i feriti sono ben sei.
(r.p.)
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