Lite tra due principi per un milione di sterline

Andrea Czarnocki Lucheschi accusato di appropriazione indebita dalla sorella Elisabetta: si sarebbe accreditato
l’incasso della vendita di due appartamenti a Londra di proprietà della madre, ex proprietaria di Ca' Dario che aveva accusato il marito di picchiarla

VENEZIA. È guerra giudiziaria nella famiglia dei principi di origine polacca Czarnocki, da almeno due generazioni stabilitisi a Venezia. Ieri, sul banco degli imputati c’era Andrea Czarnocki Lucheschi, 55 anni, ora residente in Lussemburgo: a denunciarlo all’autorità giudiziaria la sorella Elisabetta, la quale sostiene che l’imputato si sarebbe appropriato di una cifra considerevole, un milione e 150 mila sterline inglesi, frutto della vendita di due appartamenti a Londra di proprietà della madre Maria Elisabetta.

Lui ha sempre respinto le accuse, sostenendo di essere stato formalmente nominato procuratore generale della madre con tanto di documento notarile fin dal mese di marzo 1984 e, quindi, di aver avuto pieno diritto di occuparsi del patrimonio di famiglia. I fatti risalirebbero al 7 aprile di cinque anni fa.

Stando alle accuse, il principe Andrea avrebbe venduto i due immobili londinesi incassando il valore in sterline, poco meno di un milione e mezzo in euro, e invece di consegnare il denaro alla madre la cifra sarebbe finita nel suo conto corrente in una banca dello stato del Lussemburgo, dove l’imputato risiede. La sorella si è anche costituita parte civile e ieri è iniziato il processo davanti al giudice monocratico di Venezia Stefano Manduzio, che ha rinviato l’udienza all’8 aprile per valutare le eccezioni sollevate dagli avvocati e per esaminare la copiosa documentazione presentata dalle parti.

Tra i due, infatti, è in corso anche una causa civile, inoltre il difensore del principe sostiene che la sorella non ha alcuna veste per protestare, semmai dovrebbe essere la madre a farlo, visto che è viva e vegeta. Insomma, non si tratta di un’eredità sottratta o meno, ma del patrimonio di un genitore ancora in via affidato alle cure del figlio. Il reato che gli è stato contestato è quello di appropriazione indebita.

La principessa Czarnocki a Venezia è nota per le disavventure occorsele negli anni Ottanta, quando era ancora sposata con Fabrizio Ferrari, il mestrino della “dolce vita”, il titolare della concessionaria Vempa divenuto in seguito anche lui conte grazie all’adozione di un nobiluomo di Trento dall’altisonante nome di Sardagna von Neuburg und Hohenstein. Matrimonio finito con un divorzio, con la vendita del palazzo più sfortunato del Canal Grande, Ca’ Dario, a Raul Gardini e con il suo trasferimento a Roma, dove ha sposato un’altra principessa, Sofia Borghese. E Ferrari era stato accusato dalla principessa veneziana di averla presa a ceffoni.

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