L’istituto “Alberti” riapre la città a tutti

Progetto dei ragazzi del turistico: segnaletica per facilitare la vita a chi ha problemi motori
29/07/2016 Roma, presentazione dell'App NoBarriere, contro le barriere achitettoniche per disabili
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SAN DONÀ. Si chiama “San Donà città accessibile” e domani, alle 10, 30 nella Sala Conferenze del Centro culturale da Vinci, si potrà vedere la presentazione del progetto. È rivolto alle persone con difficoltà motoria con la messa in rete dei percorsi dedicati.


Il percorso cittadino è contrassegnato da segnali tracciati sui marciapiedi. «Il progetto è un bell’esempio di sinergia tra istituzioni», ha detto il sindaco, Andrea Cereser, «ha messo insieme Comune, Istituto Alberti indirizzo turistico da cui è partita l’idea grazie al coordinamento della professoressa Monica Vistoli, la Usl 4, Atvo oltre a tanti privati che ringrazio a nome di tutta la città. Sottolineo soprattutto l’impegno dei ragazzi dell’Alberti. È un valore aggiunto per un’iniziativa il fatto che parta dai giovani».


Il percorso è stato testato da persone con disabilità di vario tipo, attraverso la messa in rete di tutta una serie di enti ed iniziative che operano già in vari settori. L’obiettivo è l’accoglienza e il coinvolgimento di persone che presentano disabilità motorie impegnate a disegnare un circuito che collega tutti i principali elementi del centro: dal Municipio, al Teatro Astra, al Duomo, con gli accessi principali alla città.


La segnaletica identifica anche il percorso più agevole per raggiungere il pronto soccorso e l’ospedale. «Lo spirito è permettere l’accessibilità alle piazze e alle zone pedonali dove si trovano gli elementi di maggiore interesse, oltre che all’ospedale, per un eventuale visitatore che giungesse al Parcheggio Golenale, in stazione o in autostazione Atvo», aggiunge Cereser, «i percorsi sono contrassegnati con pittogrammi di colore blu con il classico simbolo della carrozzina, che già tutti conosciamo. In realtà, non vogliono agevolare solo la persona disabile, ma anche chiunque possa avere difficoltà motorie, anche temporanee, dall’anziano alla neomamma».
(g.ca.)


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