L'istinto e le stelle. Red Canzian sotto il cielo di Jesolo

Questa sera in piazza Aurora lo spettacolo di musica e ricordi pensando alla Riviera
Red Canzian, giovanissimo in spiaggia a Jesolo
Red Canzian, giovanissimo in spiaggia a Jesolo

JESOLO. Un concerto che sarà un viaggio nel tempo, tra oggi, ieri e anche l’altro ieri, quando la voglia di musica era la stessa, ma l’artista era ancora di là da venire. Quello di questa sera alle 21, in piazza Aurora a Jesolo, non sarà allora soltanto uno spettacolo. Non sarà solo l’occasione di essere solidali con uno spicchio di Veneto ferito - perché l’ingresso è gratuito, ma è possibile contribuire con offerte libere per aiutare a risollevare la Riviera del Brenta travolta dal tornato dell’8 luglio. Sarà un ritorno alle origini, proprio lì dove, a ben guardare, tutto è cominciato.

Sul palcoscenico Red Canzian, nell’aria tra canzoni, racconti e immagini, la sua storia. È uno spettacolo nato come “ponte” tra l’ultimo tour con i Pooh e quello in preparazione per il prossimo anno, che sarà il giubileo della band più longeva della musica pop italiana. È diventato uno spettacolo-fenomeno, che cambia a ogni replica e conquista il sentimento del pubblico. Red racconta la sua storia, a cominciare dal 1951 che è il suo anno di nascita, è la scandisce con le canzoni e con le tecnologie che via via l’hanno accompagnata (Nilla Pizzi e Elvis Presley, la prima radio, il primo juke box e la prima tv in bianco e nero che entra in casa). Ma Jesolo, in tutto questo, ha un significato speciale.

Perché qui, con la famiglia, quello che sarebbe diventato cantante e bassista dei Pooh veniva in vacanza quando aveva 6 anni e poi 7

. «I soldi erano pochi, si stava in quattro in una camera, il fornello condiviso e il tavolo di formica sotto la vigna in giardino. Ma tutto era meraviglia e gioia: la pesca delle telline all’alba con mio padre, il bagnino che metteva in fila gli ombrelloni, i cavallucci marini in mezzo metro d’acqua».

Il gelato, raro, la sera: e la canzoni cantate a sei anni, salendo sulla sedia del fotografo di strada, generoso verso quel bimbo che lo incuriosiva. Ci sarebbe tornato, Red a Jesolo, a 17 anni, per cantare in Pineta al Whiskey a go go, con volantinaggio in spiaggia per riuscire a riempire il locale alla sera e vincere la diffidenza della titolare (tedesca) che al pop avrebbe preferito «tango und walzer».

E poi, l’anno dopo, in Piazza Mazzini, in un locale vagamente equivoco dove «c’erano belle ragazze cui la nostra musica piaceva, assieme a certi uomini vecchi e con la pancia, sempre impazienti di portarle via». Storie di altri tempi, Jesolo non è più la stessa, Red ci torna dal palco principale e sa che solo così, con la sua musica e la sua storia, potrà ritrovare assieme al pubblico un po’ di quell’emozione che rendeva la vita una cosa meravigliosa.

Ci saranno ricordi, musica, le canzoni del nuovo album e anche i due figli, Chiara e Phil, sul palco con lui. E poi l’Orchestra del Conservatorio di Castelfranco Veneto guidata dal primo violino Serafino Tedesi, Alberto Milani alla chitarra elettrica, Ivan Geronazzo chitarra acustica, Daniele Bestonzo pianoforte e tastiere. Lo spettacolo si chiama “L’istinto e le stelle” e da allora, da quegli anni fantastici, sono rimasti immutati: l’istinto di Red Canzian per la musica, le stelle sul cielo di Jesolo d’estate.

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