Liste copiate. La spunta Morosin

Lo storico candidato di "Indipendenza Veneta" vince la sua battaglia contro la lista "Indipendenza noi Veneto" che sostiene Zaia. Il tribunale l'ha giudicata troppo simile e l'ha bocciata
BARSOTTI - INDIPENDENZA VENETA. DA SX: MARCO ALBERTO ZANETTI, TERESA DAVANZO, LUCA AZZANO CANTARUTTI, LODOVICO PIZZATI, ALESSIO MOROSIN
BARSOTTI - INDIPENDENZA VENETA. DA SX: MARCO ALBERTO ZANETTI, TERESA DAVANZO, LUCA AZZANO CANTARUTTI, LODOVICO PIZZATI, ALESSIO MOROSIN

VENEZIA. Troppo simile, quasi uguale, con sospetto di essere una scopiazzatura che potrebbe fare confusione agli elettori.
Il tribunale di Venezia ha bocciato una delle liste che sostenevano il leghista Luca Zaia, dal 2005 ininterrottamente ai vertici regionali, a parte la breve parentesi di ministro dell’Agricoltura, prima come vice di Giancarlo Galan e poi come presidente.
La lista in questione si chiamava “Indipendenza noi Veneto con Zaia”. Nei giorni scorsi non erano mancate proteste da parte dell’altra lista con un nome molto simile, l’ormai storica “Indipendenza Veneta” del noalese  Alessio Morosin, candidato alla presidenza della Regione al pari di Zaia.
I giudici di Venezia hanno ritenuto giusta la protesta e bocciato la lista “Indipendenza Noi Veneto con Zaia”, ritenendola troppo simile a quella di Morosin nel simbolo e nel motto.
La lista era composta dai candidati Roberto Agirmo, Ilaria Padoan, Mario Ciriello, Antonella Guolo, Leopoldo Bottero, Federica Costantini, Sergio Pizzal, Beatrice Pege e Ives Presotto.

Il capolista per la provincia di Venezia, Roberto Agirmo, ha presentato ricorso.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia