L’ispettore Chiumento agli arresti domiciliari

È agli arresti domiciliari nella sua casa a San Donà l'ispettore capo della polizia di Jesolo, Riccardo Chiumento (nella foto), coinvolto nelle indagini sui falsi permessi di soggiorno a Jesolo. Lo...

È agli arresti domiciliari nella sua casa a San Donà l'ispettore capo della polizia di Jesolo, Riccardo Chiumento (nella foto), coinvolto nelle indagini sui falsi permessi di soggiorno a Jesolo. Lo ha fatto sapere il suo legale, l'avvocato Francesco Pavan, che ha preso da poco in carico il suo caso e ha ottenuto questo beneficio dopo aver presentato l'istanza ai giudici.

Il legale ha precisato che Chiumento ha avuto la possibilità di chiarire la sua posizione in relazione ai fatti contestati quale responsabile dell'ufficio del commissariato jesolano. Stanno emergendo altri particolari nel corso delle indagini della mobile che avevano portato all'arresto dei tre poliziotti in servizio al commissariato di via Aquileia al lido di Jesolo. Michele Damo, con un ruolo marginale, è già ai domiciliari e in carcere resta solo Denis Gobbato, difeso dai legali Luca Pavanetto e Rosa Parenti. Nel carcere di Padova, resta anche l'imprenditore bangladese Reaz Abu Syad Md, uno dei principali accusati, difeso dall'avvocato Drusian che ha presentato istanza a sua volta per ottenere il beneficio dei domiciliari.

Reaz viene ritenuto colui che gestiva i permessi per i tanti cittadini del Bangladesh arrivati a Jesolo per lavoro stagionale, e le sue numerose attività sono state anche chiuse in piena estate dopo l'arresto. Gli altri imprenditori stranieri di varie etnie anche loro indagati e arrestati, sono invece già agli arresti domiciliari. (g.ca.)

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