L’ira dei precari: «In 130 senza lavoro»

Una cinquantina di dipendenti ieri in consiglio comunale. I sindacati annunciano battaglia e sono pronti alla mobilitazione
Di Alberto Vitucci
Interpress/Gf.Tagliapietra. 25.10.2016.- Consiglio Comunale, in aula le precarie e gli ambulanti.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 25.10.2016.- Consiglio Comunale, in aula le precarie e gli ambulanti.

Sciopero generale. Il sindacato annuncia battaglia e prepara la mobilitazione. «Quello che è successo in Consiglio comunale è vergognoso», dice serio il segretario della Funzione pubblica Cgil Daniele Giordano, «hanno approvato una mozione per non incontrare i lavoratori. La maggioranza targata Lista Brugnaro ha umiliato il ruolo delle istituzioni pubbliche. Adesso 130 dipendenti precari del Comune di Venezia resteranno senza lavoro».

Proteste, urla e tanta rabbia ieri mattina a Ca' Loredan. In sala un cinquantina di lavoratori, sindacalisti di Rsu, Cobas e Cgil. Finisce con un incontro plenario tra capigruppo e lavoratori. Ma soltanto dopo che la delibera sulla variazione di bilancio (19 favorevoli e 9 contrati) era già stata approvata.

«Gli assessori Romor e Zuin e la presidente Damiano ci hanno detto cose generiche, non si sono presi alcun impegno», dicono delusi alla fine i sindacati, «le cinque maestre che assumeranno non coprono nemmeno quelle che vanno in pensione. E per gli altri non c'è nulla. Eppure i soldi li hanno, le sanzioni del Patto di Stabilità cesseranno a partire da gennaio». In aula i precari hanno la faccia triste di chi vede allontanarsi il posto di lavoro. I loro contratti a termine - che in qualche caso durano da vent'anni e garantiscono il funzionamento di uffici chiave come i Tributi, l'anagrafe, l'assistenza - cesseranno a partire dal 18 dicembre. E senza proroga o nuovi contratti resteranno a casa. «Dove vado a 53 anni a trovare un altro lavoro?» si chiede Leonilde con gli occhi lucidi, «nel mio settore siamo in quattro allo sportello. E due sono precari». Elena è un caso limite. Precaria da 27 anni, prima all'Ambiente, poi all'Informagiovani. Kamiran e Flora si occupano di immigraziome, anche loro con contratti a tempo determinato rinnovati nel tempo da oltre un decennio. Ma ci sono anche gli operatori dei Servizi sociali, le maestre, i tecnici del Servizio espropri, dell'Avvocatura civica.

«È giusto lasciare a casa persone di esperienza e professionalità, da anni in pianta organica?», hanno scritto ieri in una lettera aperta a tutti i consiglieri comunali, «abbiamo famiglia e un'età media di 45 anni». Inutili le richieste - sistematicamente bocciate dalla maggioranza, con l'astensione della Lega - avanzate dai consiglieri di opposizione. Davide Scano, Elena La Rocca e Sara Visman (M5S), Monica Sambo e Nicola Pellicani (Pd). Rocco Fiano (Lista Casson) è stato protagonista di un duro scontro verbale con l'assessore al Bilancio Michele Zuin. «Mancate di rispetto ai consiglieri», ha detto, «avete consegnato l'emendamento di giunta dopo la commissione. E non c’è il parere dei revisori». «Adesso c’è tutto, forse non hai letto bene», la replica di Zuin.

Sambo attacca sindaco e giunta: «Non avete rispettato gli impegni: adesso questa gente che ha avuto contratti a termine per più di 36 mesi potrà fare causa». «Lo sapete che ogni mattina 10-15 maestre vengono spostate da una sede all'altra?», chiede Scano, «si stanno riducendo i servizi per i cittadini».

«Avete la maggioranza adesso, l'avrete anche dopo. E allora per piacere ascoltate questi lavoratori» sbotta l’anziano consigliere del Pd Bruno Lazzaro. Ma la maggioranza resiste compatta. «Non è possibile assumerli», dice il vicecapogruppo Renzo Scarpa. La richiesta di incontrare i precari è respinta con 18 voti contro 9, astenuti i leghisti Giovanni Giusto e Silvana Tosi.

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