L’invasione degli scoiattoli a Mestre, fototrappole per monitorarli
MESTRE. Mestre città degli scoiattoli. Sono sempre di più e chi gira a piedi lo sa bene, perché a tanti è capitato di vederli correre da un albero all’altro in viale Garibaldi, attraversare via Trezzo saltellando, fissarti con la coda attorcigliata e poi neanche il tempo di armarsi di cellulare per scattare una foto, che sono già scomparsi su qualche ramo.
C’è chi compera noccioline solo per loro, come una signora che risiede in una laterale di via Miranese.
Per questo ieri è stato presentato al centro civico del parco Albanese il progetto “Lo scoiattolo a Mestre” , ideato dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con l’associazione Faunisti Veneti, con il supporto del Comune e dei padroni di casa, l’Istituzione Bosco e Grandi Parchi, dove vivono molti degli scoiattoli nostrani.
L’obiettivo è monitorare e tutelare – come è stato spiegato ieri da Mauro Bon ricercatore del Museo di Storia Naturale, Giovanni Caprioglio dell’Istituzione e Mario Scattolin della direzione Ambiente – la presenza dello scoiattolo comune in città, nell’area urbana e specialmente nei parchi.
A questo scopo in determinate aree verdi saranno installate le cosiddette fototrappole, particolari fotocamere che scattano fotografie e registrano filmati al passaggio degli animali. Verranno inoltre utilizzate delle cassette in legno, contenenti un attrattivo olfattivo per gli scoiattoli. Non solo. Nel bosco saranno effettuati i cosiddetti “transetti di osservazione”, monitoraggi sul posto all’alba e al tramonto, per calcolare la densità di popolazione.
Il progetto, come non h mancato di osservare Alessandro Nardotto giovane ricercatore che sullo scoiattolo a Mestre sta facendo un master, ha anche lo scopo di rilevare l’eventuale presenza dello scoiattolo grigio, scoiattolo di importazione, più grosso, con la coda striata di bianco e senza i “ciuffetti” in testa, specie che invece potrebbe far scomparire lo scoiattolo autoctono.
Grandi Parchi e Museo contano sull’aiuto dei cittadini (citizen science), sentinelle che avranno la possibilità di segnalare la presenza dello scoiattolo. Come? Inviando una mail a nat.mus.ve@fmcvenezia.it. —
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