«L’Inps è in regola con i pagamenti»

CHIOGGIA. «Sulla questione del fermo pesca, non vi è alcun ritardo addebitabile all'Inps». Lo afferma una nota della direzione regionale dell'istituto di previdenza, prendendo spunto dalla riunione...

CHIOGGIA. «Sulla questione del fermo pesca, non vi è alcun ritardo addebitabile all'Inps». Lo afferma una nota della direzione regionale dell'istituto di previdenza, prendendo spunto dalla riunione della marineria veneta, svoltasi sabato scorso a Chioggia, proprio per fare il punto sul mancato pagamento del fermo biologico 2012. Nella riunione era emerso che il decreto che autorizza l'Inps a erogare il pagamento, era stato firmato dai ministri competenti solo una ventina di giorni fa, dopo che, il 29 luglio, sindacati e governo avevano firmato un accordo con i criteri di erogazione dei 30 milioni (ma solo 18 per il 2012) stanziati per coprire il fabbisogno finanziario del provvedimento. Ai pescatori, esasperati per il ritardo, era stato spiegato dai sindacalisti presenti che l'Inps avrebbe inviato, a giorni, una circolare alle sedi regionali per autorizzare l'erogazione delle indennità di fermo pesca comprese in quei 18 milioni e che si trattava di aspettare qualche giorno. Il sindaco Giuseppe Casson si era impegnato a informarsi all’Inps di Venezia e si era detto pronto a manifestare con i pescatori, in caso di ulteriori ritardi. Ora un anonimo estensore dell'area comunicazione dell'istituto, ritiene che «si sarebbe indotti a desumere, dalle dichiarazioni del sindaco di Chioggia» una qualche responsabilità dell'Inps, e la smentisce in termini categorici. «Non ho accusato, né intendevo farlo, l'Inps di alcun ritardo per il passato», puntualizza Casson, «ho solo detto che mi sarei informato sulla data di inizio previsto dei pagamenti, che ora si sono sbloccati e, solo dopo, in caso di ulteriori ritardi, avrei sostenuto la protesta dei pescatori che, del resto, stanno aspettando da oltre un anno quanto loro dovuto per legge». (d.deg.)

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