Linguistico al Franchetti, no della Provincia

Respinta la proposta, il preside: «Scelta incomprensibile». Scompare l’accorpamento Morin-Stefanini
Di Francesco Furlan
Primo giorno di scuola A.S. 2014-15 - studenti in uscita dall'istituto Franchetti di Mestre
Primo giorno di scuola A.S. 2014-15 - studenti in uscita dall'istituto Franchetti di Mestre

«Che Peccato!!!». Inizia proprio con i tre punti esclamativi la nota diffusa ieri dal liceo Bruno-Franchetti, per rimarcare il dispiacere e la delusione.

La giunta della Provincia di Venezia ha infatti respinto la proposta presentata dal liceo di attivare una sezione di liceo linguistico nella sede del Franchetti per lo studio del cinese, del russo e dell’arabo. La decisione della provincia, come spiega la delibera di giunta approvata venerdì, è motivata dal fatto che già lo Stefanini riesce a garantire due sezioni di linguistico, l’utenza è ridotta e quindi «non c’è la necessità di estendere tale indirizzo nel centro di Mestre». Inoltre c’è un criterio che - riporta la delibera - impedisce di assegnare nuovi indirizzi agli istituti che superano i 900 alunni. Una motivazione che ha sorpreso non poco il dirigente del polo liceale, Roberto Gaudio.

«Francamente non si capiscono i motivi di questa scelta», spiega, «che cozzano con le richieste che arrivano dal territorio e delle imprese turistiche che hanno bisogno di lavoratori che sappiano parlare queste lingue e che conoscano le civiltà cinese e araba».

Non convince soprattutto la risposta della scarsa domanda da parte degli studenti, legata al fatto che l’indirizzo linguistico esiste già allo Stefanini. «Facciamo un esempio: l’indirizzo delle Scienze applicate c’è al liceo Bruno, allo Stefanini e anche al Morin», dice Gaudio, «sono le famiglie a scegliere dove iscrivere i figli. Potrebbe avvenire lo stesso per l’indirizzo linguistico».

La notizia della bocciatura della proposta è stata comunicata ufficialmente ieri sul sito Internet del Liceo Bruno- Franchetti.

Il preside tuttavia non si arrende, anche perché dopo il voto della Provincia dovrà essere la Regione a dire l’ultima parola. L’altro argomento caldo all’ordine del giorno della riunione di giunta era l’accorpamento tra il liceo Morin, sceso sotto i 600 studenti iscritti, e il liceo Stefanini.

La Provincia sembrava aver deciso, poi un una riunione avuta con i genitori la scorsa settimana la presidente Francesca Zaccariotto ha deciso di congelare l’iter, annunciando che non avrebbe menzionato la proposta di accorpamento nella delibera. E infatti nel testo della delibera approvata, modificata dopo l’assemblea di Chirignago, non ce n’è traccia. C’è però l’annunciata bocciatura dell’indirizzo linguistico che pure il liceo della Gazzera aveva cercato di proporre. Anche in questo caso però l’ultima parola spetta alla Regione, che probabilmente prenderà una decisione entro la fine dell’anno.

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