Linea per Venezia privata Sindacati verso lo sciopero

Chioggia. «La Provincia riapra la trattativa altrimenti blocchiamo tutto il servizio» L’agitazione degli autisti Actv sta esasperando da giorni migliaia di pendolari
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. Sindacati pronti a sospendere lo stato di agitazione sulla linea 80 se la Provincia acconsentirà a sedersi nuovamente attorno ad un tavolo per discutere della privatizzazione.

In caso contrario i disservizi continueranno anche durante le feste e subito dopo potrebbe arrivare anche uno sciopero. Un aut aut lanciato ieri dalle sigle sindacali del trasporto, in modo unitario, nell’ennesima giornata di disservizi per gli utenti della tratta Chioggia-Venezia. I pendolari sono esasperati dalla continua mancanza di corse e i sindacati ritengono che per far cessare i “disagi” serva un atto di responsabilità della politica. «Gli autisti sono pronti a sospendere il blocco degli straordinari (che causa la mancanza di corse ndr)», spiega Valter Novembrini (Filt Cgil) anche a nome di Fit-Cisl, Uiltrasporti, Usb, Faisa, Ugl, «con un senso di responsabilità, visto l’imminenza delle festività, ma solo se troviamo altrettanto senso di responsabilità nelle autorità provinciali nel concederci un confronto per rivedere una scelta sciagurata per la linea, per la tenuta complessiva del sistema automobilistico e della navigazione, e in generale per la tenuta del livello occupazione. Se non otterremo a stretto giro un incontro continueremo lo stato di agitazione e saranno i politici ad assumersi la responsabilità di tutti i disagi che ne deriveranno, non escludendo, subito dopo le feste, anche uno sciopero generale». I disagi stanno continuando ormai da settimane e i pendolari iniziano a non poterne più. «Stanno esagerando», racconta un infermiere dell’ospedale di Venezia, «oggi (ieri ndr) sono arrivato a piazzale Roma per prendere il pullman delle 13.55, ma non si è visto lasciando alla fermata un centinaio di persone. Ovviamente quello successivo non è bastato nuovamente e chi è riuscito a salire ha viaggiato in piedi, stipato come una sardina. È inverosimile che chi ha fatto il turno di notte possa stare alla fermata chissà quanto ad attendere che prima o poi passi un mezzo. Così non va. Gli autisti avranno le loro ragioni, ma non possiamo ogni giorno arrivare tardi sul posto di lavoro. Siamo lavoratori anche noi, paghiamo un abbonamento e vogliamo avere garanzie di poter lavorare». La richiesta di incontro alla Provincia è stata formalizzata ieri. Se non arriverà un cenno di assenso non solo continuerà il blocco degli straordinari, ma i sindacati preannunciano anche uno sciopero generale che coinvolgerà tutte le linee.

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