Linea dura contro la movida: si parte con le multe in Campo S. Margherita
VENEZIA. Santa Margherita, si beve soltanto nei bar e nei loro plateatici. E niente più bottiglie e bicchieri in vetro. Dalle 20 alle 6 del mattino non si potranno consumare in campo e nei dintorni bevande alcoliche “oltre 5 metri dai Pubblici esercizi” e al di fuori dei plateatici autorizzati. Dopo i primi giorni di rodaggio, da ieri sera sono scattati i controlli. Pattuglie di vigili urbani in borghese per verificare se il provvedimento viene applicato. In caso contrario, scatteranno le sanzioni.
Ecco operativa la prima ordinanza “proibizioni-sta” firmata dal sindaco Luigi Brugnaro dopo mesi di studio e di incontri, e altrettanti di proteste dei cittadini e dei residenti. Sarà vietato assumere “bevande alcoliche di qualsiasi genere, tipologia e gradazione nella pubblica via dalle 20 alle 6 del mattino”. Eccezione consentita per lo spazio compreso in un raggio di 5 metri dall’ingresso dei locali e nei plateatici autorizzati. Vietato anche somministare bevande in contenitori di vetro, trasportare “senza giustificato motivo” bevande alcoliche e consumare alcol in bottiglie di vetro.
Un testo che poteva dare adito ad applicazioni strane. E che ha portato nella giornata di venerdì il comandante dei vigili urbani Marco Agostini a distribuire alle sezioni una “circolare interpretativa”. «Chiaro che se uno mangia una pizza può bere nel bicchiere di vetro, non siamo mica talebani», dice Agostini, «se uno scende da casa a comprare una bottiglia di prosecco certo non viene multato».
Ma la stretta punta, secondo il Comune, a ridurre il consumo di alcol tra i giovani, e dunque a rendere più controllabile la zona, dove nei mesi scorsi si erano concentrati anche ubriachi e spacciatori estranei alla gran massa degli studenti. E si erano verificati episodi di violenza e accoltellamenti. Anche per rendere più controllabile a zona saranno installati nuovi fari per migliorare l’illuminazione e tagliati rami degli alberi a centro campo.
La sanzione per i trasgressori è relativamente bassa, 50 euro. «Ma il nostro obiettivo», ha spiegato il Capo di gabinetto del sindaco, Morris Ceron, «è quello di far capire che l’area è controllata e che certi eccessi non saranno tollerati». Perché oltre al divieto di consumare alcol e trasportare bottiglie, ricordano i vigili, restano validi gli articoli del codice penale sulla sicurezza e il divieto di consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. «Primo passo», ripete l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este, «se occorre andremo avanti». Il problema è che in alcune aree la concentrazione dei locali pubblici ha raggiunto livelli preoccupanti. Bar, fast food e ristorantini aprono uno accanto all’altro. E attirano gente. Ma questa è un’altra storia.
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