Linea 9 Actv, a Mestre 700 cittadini in attesa di risposta
MESTRE. Trasporto pubblico, le istanze degli utenti Actv continuano a tenere banco. Come le 687 firme di cittadini che chiedono il ripristino del capolinea della linea 9 fino alla stazione di Mestre con un collegamento con l’ospedale dell’Angelo. In queste settimane in Comune sono arrivate anche altre proposte: come quella di una linea di autobus che da Villaggio Laguna e da Favaro, consenta di collegare con un unico bus le strutture sanitarie cittadine: policlinico San Marco, Villa Salus, ospedale dell’Angelo per venire incontro in particolare ai problemi delle persone disabili.
Oppure la recente richiesta, inviata alla direzione generale di Avm, all’assessore alla Mobilità Renato Boraso e alla Municipalità di Gianluca Trabucco di rivedere i percorsi di due linee, la 10 (Asseggiano-Mestre) e la 7L (Asseggiano-Gazzera-Venezia) con la richiesta di potenziare le corse in un quartiere, quello della Gazzera, che assieme a Chirignago, tocca i 24 mila residenti.
Dal primo marzo la linea 10 fa capolinea non più ad Asseggiano ma alla stazione Sfmr di Spinea, con la conseguenza, visto che si deve attraversare un passaggio a livello su una linea di treni merci, «notevoli ritardi rispetto agli oerari previsti» mentre per la 7L le corse sono solo infrasettimanali con 3 corse al mattino tra le 6.55 e le 8.30 e tre corse pomeridiane (17.45-18-45-19.15) sospese invece il sabato e domenica.
Un gruppo di residenti chiede di ripristinare i vecchi orari dela linea 10 con capolinea ad Asseggiano e di incrementare di altre tre corse, tra le 13.30 e le 15.30, la linea 7L e di garantire anche una corsa il sabato alle 6.50 per collegare Asseggiano con Venezia. Le richieste depositate dai cittadini di varie zone della città, più periferiche, restano in attesa di risposta.
Nel caso della linea 9, segnala con una interrogazione al sindaco la consigliera Pd Monica Sambo, si attende una risposta da maggio 2017. Praticamente un anno fa. La Sambo ricorda che la petizione di 687 cittadini, utenti della linea 9, hanno inviato la petizione a maggio e il mese dopo, a giugno, hanno ricevuto l’esito positivo dell’istruttora alla petizione inviata.
«Ma dopo quasi un anno, nonostante l’importanza della problematica sollevata per una corretta mobilità della cittadinanza il sindaco non risulta aver ancora dato risposta», dice la consigliera che chiede quindi a Brugnaro di motivare «il grave ritardo e di quantificare i tempi di risposta visto che la scadenza prevista (30 giorni da regolamento) è stata superata».
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