Linea 80 privatizzata, disagi per il blocco della Romea

A Valli presidio dei lavoratori Cgil, Uil e Usb e di alcuni consiglieri comunali. Alla protesta non partecipa la Cisl: «Toni troppo esasperati»
Dolo-Venezia: i nuovi autobus presentati a Dolo. 07/06/2001 © Light Image studio Morsego
Dolo-Venezia: i nuovi autobus presentati a Dolo. 07/06/2001 © Light Image studio Morsego

CHIOGGIA. La protesta contro la privatizzazione della linea 80 arriva sulla Romea. Oggi, dalle 16 alle 18, i lavoratori appoggiati dai sindacati Cgil, Uil e Usb terranno un presidio all’altezza di Valli, attraversando ad intermittenza la statale per rallentare il traffico e creare disagio alla circolazione. Non aderiranno invece Cisl, Ugl e Cisal, che hanno scelto forme di protesta più soft auspicando che si torni a sedere attorno a un tavolo per trovare una soluzione alternativa alla privatizzazione.

I fuochi a distanza tra Provincia e sindacati, Provincia e Actv, Provincia e Comune continuano a essere caldi. Dopo la lettera inviata dall’assessore provinciale ai trasporti, Giacomo Grandolfo al prefetto Domenico Cuttaia, in cui si ipotizzano collusioni tra azienda, partiti e sindacato in stile mafioso, i toni si sono ulteriormente esasperati. Oggi alla protesta prenderanno parte anche alcuni consiglieri comunali, pare invece che non ci sarà il sindaco Giuseppe Casson, che sta portando avanti la battaglia contro la privatizzazione su un altro fronte, quello ministeriale, cercando di ottenere una deroga alla scadenza del 31 dicembre per la messa a gara del 10% dei servizi di trasporto.

La Cgil conferma di avere avuto tutte le autorizzazioni dall’autorità di pubblica sicurezza per procedere con la manifestazione sulla Romea di oggi, che sarà poi replicata domani nello stesso orario. «Non saremo sulla Romea», spiega Marino De Terlizzi (Cisl) a nome anche di Ugl e Cisal, «i toni si stanno esasperando e non è questa la strada corretta per trovare una via d’uscita. Noi continuiamo a chiedere che ci si sieda attorno a un tavolo per ricercare una soluzione alternativa. Actv deve farsi mediatrice organizzando un confronto tra ente di governo (Provincia, Comuni di Venezia e Chioggia), organizzazioni sindacali e, a questo punto, anche prefetto per esaminare tutta la situazione e trovare una soluzione indolore. I tempi stringono».

Il 15 dicembre è prevista l’assemblea nella quale l’ente di governo dovrà presentare il piano per le esternalizzazioni dal primo gennaio. Continuano intanto i disagi dei pendolari della linea 80 per le singole proteste degli autisti che dal 4 dicembre, con la proclamazione dello stato di agitazione, non danno più disponibilità a fare straordinari e mancati riposi con il risultato che saltano corse e i pendolari in alcuni orari viaggiano ammassati o sono costretti ad attendere la corsa successiva. In tutte le fermare del percorso extraurbano sono appesi volantini del Pd in cui si spiega la contrarietà alla privatizzazione.

Sulla questione è intervenuto anche Marco Stradiotto: «Le dichiarazioni irresponsabili dell’assessore provinciale Grandolfo (Lega Nord)», scrive il segretario del Pd di Venezia, «spiegano il vero motivo della decisione della Provincia di privatizzare la linea 80 contro la volontà dei due Comuni e dei sindacati, delle associazioni di consumatori e perfino dei dirigenti della stessa Lega».

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