Linea 80 privatizzata, Casson scrive al governo

Il sindaco chiede di bloccare la decisione presa dalla Provincia, e di rimandare la scelta alla Città metropolitana

CHIOGGIA. Dopo il provvedimento della Provincia di Venezia, che mette a gara e privatizza la linea 80, la corsa che collega Chioggia con Venezia, il sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson, ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  e al sottosegretario alla Presidenza dei ministri per chiedere l’adozione di un provvedimento urgente che chiarisca i limiti di operatività della provincia di Venezia, considerati da parte sua, ampiamente superati.

"Sino ad oggi, il servizio di trasporto pubblico è stato garantito dalla società a partecipazione pubblica Actv: l’unica opportunità di collegare Chioggia con Venezia è rappresentata da una linea automobilistica di proprietà della Provincia - la “linea 80” – la cui gestione da parte di Actv ha sinora garantito un servizio efficiente e completo, tale da assicurare ai residenti il pieno esercizio del diritto alla mobilità",  scrive il sindaco nella letta,  "è evidente la fortissima rilevanza politica della decisione presa dalla Provincia, intesa a sottrarre alla gestione pubblica un servizio di assoluta importanza per l’intero territorio comunale, la cui vitalità sociale ed economica dipende principalmente dall’efficacia dei collegamenti con Venezia e con il suo hinterland”.

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Nella lettera Casson richiama l’impegno dello Stato, attraverso la Legge Speciale per Venezia e Chioggia, in relazione dell’isolamento del territorio e delle criticità che lo caratterizzano, di fornire uno “speciale” sostegno alla città.

"Non possiamo accettare che la decisione della Provincia di Venezia, di così grande rilevanza per il nostro territorio e di così forte significato politico, venga presa da un Ente del tutto privo di legittimazione popolare – continua il sindaco Casson - Il mandato quinquennale della Provincia di Venezia si è concluso lo scorso 25 giugno 2014 e l’attuale operatività dell’Ente è una mera proroga disposta per legge e non certo in forza di una democratica consultazione elettorale. Il provvedimento adottato dalla Provincia di Venezia non può certo essere ascritto al genus degli atti di ordinaria amministrazione, essendo tipicamente, invece, una decisione di straordinaria amministrazione”.

Per questo il sindaco chiede al Ministro un incontro urgente ed un provvedimento in cui si chiarisca i limiti di operatività della Provincia e che la decisione sulla privatizzazione della “linea 80” venga definitivamente rimessa alle valutazione della Città Metropolitana di Venezia.

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