Linea 80, altro giorno di disagi salta il tavolo di confronto

Chioggia. Ieri ancora ritardi, anche se “Arriva Veneto” ha messo in circolazione altri autobus Oggi doveva esserci l’incontro con l’ideatore del bando, Paolo Gabbi e l’assessore Daniele Stecco

CHIOGGIA. È saltato il tavolo di confronto tra l’amministrazione comunale, la Città metropolitana e Arriva Veneto, in programma oggi per discutere delle criticità evidenziate nella nuova gestione della linea 80 nei primi due giorni di servizi, a causa di un impegno in Regione dell’ingegner Paolo Gabbi, l’ideatore del bando di concorso della tratta Chioggia-Venezia. Incontro a cui l’assessore ai Trasporti Daniele Stecco teneva in maniera particolare per cercare di dare una risposta ai molti dubbi che da domenica assillano soprattutto i pendolari che a Venezia e Marghera ci vanno per lavorare.

«Purtroppo», spiega Stecco, «Gabbi ci ha fatto sapere che ha già un altro impegno. Noi comunque ci troveremo ugualmente con tutti i consiglieri comunali che vorranno essere presenti per fare il punto della situazione e valutare le azioni da intraprendere. Se Gabbi continuerà a rifiutare il confronto non ci resterà che chiedere spiegazioni al sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Giovedì ci sarà la riunione della commissione regionale dove ci faremo sentire e se questo non riuscisse allora alzeremo l’attenzione a Roma verso il nuovo ministro dei Trasporti Danilo Toninelli».

Intanto, rispetto alla disastrosa giornata inaugurale di domenica, ieri Arriva Veneto ha provato a correggere il tiro inviando a supporto della tratta, vista anche la giornata lavorativa, più autobus. Va detto che la situazione è leggermente migliorata, anche se continuano ad essere molte le criticità, soprattutto per i ritardi che vengono accumulati. Ritardi che, secondo gli utenti della linea 80, si accumulano per via della velocità degli autobus che, stando ad alcuni commenti sui social, non superano i 70 chilometri orari, anche se va ricordato che se è vero che il limite in Romea è di 90 chilometri orari, è altrettanto vero che esistono diversi tratti, controllati dagli autovelox, dove il limite è proprio di 70 all’ora.

Anche il rientro verso le zone interne di Marghera, subito dopo il centro sociale Rivolta per chi arriva da Chioggia, contribuisce ad aumentare il tempo di percorrenza, senza contare le manovre a cui l’autobus doppio è costretto in alcuni tratti stretti a Chioggia. Ed in effetti qualche corsa, anche nella giornata di ieri, aveva accumulato ritardi di parecchi minuti, tanto che qualcuno, per non arrivare in ritardo al lavoro, ha preferito usare la propria automobile.

«Dovremo rivedere», tuona Jonatan Montanariello del Pd, «il ruolo di Chioggia nella Città metropolitana, che si accorge di noi solo quando ci sono le elezioni».

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