L'incubo di via Sansonessa"Il traffico non ci fa dormire"
CAORLE. Traffico automobilistico e mezzi pesanti in coda, il binomio che non fa dormire gli abitanti di Sansonessa. Ma al rumore si aggiunge lo smog delle auto che dalle 8 del mattino transitano senza sosta fino alle due di notte.
I residenti, in particolare quelli in via Strada Nuova, non ne possono più. Da anni ormai, non possono tenere i balconi aperti. E notte dopo notte, lottano inutilmente per dormire in pace.
Per
Alvise Francescato
, pensionato di Sansonessa che abita in via Strada Nuova, 47, proprio sopra il semaforo, la vita è un inferno: "di notte sento il rumore delle tavole di legno del ponte ogni volta che passa un'auto, quando passa un camion mi sveglio di colpo e non riesco più a dormire, mi sento un sepolto in casa, non si può aprire una porta, non si possono aprire i balconi, e per andare a casa ho delle difficoltà, ho paura di venire investito dalle auto, non c'è un marciapiede o una pista ciclabile dove mi posso sentire sicuro".
Tra l'altro sul ponte Saetta vige il divieto di transito dei mezzi pesanti. "Ma passano lo stesso", aggiunge arrabbiato Francescato. "Siamo esasperati, passiamo le notti insonni _ racconta
Gino Trapani
, residente al civico 17 di via Don Dossetti a Caorle _ non sappiamo più cosa fare, siamo stati in Comune, abbiamo segnalato i nostri disagi, ma inutilmente".
"Il ponte è stretto e diventa impossibile percorrerlo a piedi o in bici _ spiega
Enzo
Valvason
, ex assessore al turismo di Caorle nella prima giunta di Sarto _ quando il semaforo è acceso le auto si fermano e scaricano i fumi nelle abitazioni, quello che dovrebbe essere realizzato è una passerella ciclopedonale nonché imporre un divieto di transito ai turisti, la situazione cambierebbe di molto".
A Sansonessa risiedono 500 famiglie, ovvero 1.300 abitanti.
Tra le altre cose i caorlotti si lamentano del degrado delle aree verdi pubbliche e private. L'erba alta infatti porta bisce, topi e zanzare. Ma anche per la mancanza della Carta Venezia e per il fatto che non riescono più a vedere la televisione. "Da quando è stato introdotto il digitale terrestre non riusciamo più a vedere la tv _ ha raccontato
Renzo Campagner
di via Isola d'Elba _ inoltre non vedo il motivo per cui non ci viene concessa la Carta Venezia visto che con le motonavi portiamo molto turismo a Venezia".
Altro problema sentito da parte dei proprietari di alberghi è l'impossibilità di tramutare la destinazione d'uso dei manufatti.
Lucia Marafon
è una di questi: "Sono proprietaria dell'albergo Ca' De Mar in via Luigi Dal Moro, ma sono costretta a tenerlo chiuso perché le regole vigenti m'impediscono di trasformarlo in un edificio residenziale, per adeguarlo alla normativa sugli alberghi dovrei abbatterlo e ricostruirlo, si tratta di un investimento troppo oneroso".
A Valle Altanea invece manca il collegamento con il capoluogo: "Il turismo in valle Altanea va molto bene _ spiega
Alberto Fiammengo
, responsabile dell'agenzia Lampo _ quello che deve essere rafforzato è il servizio di autobus tra la località con il capoluogo, nonché un maggiore coordinamento tra il centro e le zone balneari periferiche".
Altro disagio è stato segnalato da
Ada Leandro
in via Falconera: "Dovrebbero esserci degli orari per il noleggio di bici e moto, di notte non si riesce a dormire, è un continuo via vai di gente a tutte le ore".
Alcune lamentele arrivano anche da parte degli invalidi civili. "Avremmo bisogno di avere una persona che ci faccia da portavoce _ spiega
Giuseppina Marchesan
, residente in via Ferrara _ qui in paese siamo molte persone invalide e nessuno ci rappresenta e ci aiuta per i nostri diritti".
Luigino Criveller
è giunto da Casale sul Sile con la moglie per passare il weekend. "Per i camper c'è una sola area attrezzata _ dice _ peraltro molto bene, ma è piccola. Così accade che gli altri camper debbano arrangiarsi nei parcheggi normali con qualche comprensibile malumore dei residenti".
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