“L’imperatore” Marzio Dance sconfitto dal male in tre mesi

In lutto il popolo della notte del Veneto Orientale: personaggio storico del Tnt di Lugugnana, il dj aveva 59 anni. Domani i funerali a Scandicci, dove abitava con la moglie e una figlia

PORTOGRUARO. Lutto nel mondo delle discoteche. È morto il popolare disc jockey Marzio Dance. Aveva 59 anni ed è mancato per un male incurabile che se lo è portato via, a Scandicci, in provincia di Firenze, in appena tre mesi.

Il suo vero nome era Marzio Mugnaioni. «Ha combattuto come un guerriero, ma non ce l’ha fatta», ha raccontato disperato al telefono il suo socio storico, Max Ferri. Insieme Marzio Dance e Max Ferri hanno costituito un duo formidabile della disco dance nel Veneziano, alla discoteca Tnt di Lugugnana di Portogruaro, nella quale Marzio Dance lavorava dalla stagione 90-91.

Il dj lascia nel dolore la moglie Anna e la figlia Camilla. I funerali verranno celebrati domani alle 9.30 del mattino in via Pisana, di fronte all’abitazione, nella chiesa di Gesù Buon Pastore.

La notizia ha sconvolto gli appassionati di musica dance di tutto il Nordest. Il Tnt infatti è un grande punto di riferimento europeo per gli appassionati di questo genere musicale, in particolare di techno-music. Marzio Dance, con la sua abilità ai piatti, ha fatto ballare almeno tre generazioni di giovani. Il suo soprannome era l’ “Imperatore”. Anche chi non amava ballare conosceva il suo nome. L’avrà certamente sentito pronunciare a scuola, in autobus, al mare, al bar, allo stadio. Dappertutto.

La sua carriera nel Portogruarese era iniziata quando ancora saltuariamente frequentava la vecchia discoteca “Luna 72”. Poi la trasformazione in Tnt, sulla strada per Marina, a Lugugnana, dove partendo da Scandicci Mugnaioni si recava ogni fine settimana per lavorare. Sempre affabile, dal carattere sanguigno da buon toscano, Marzio Dance non ha mai avuto con i ragazzi atteggiamenti sopra le righe. Era un signore. Gli ultimi tempi sembravano i più entusiasmanti. Eppure c’era qualcosa. «Non aveva confidato a nessuno del suo male, lui voleva così», ha riferito ancora Max Ferri, «era tornato al Tnt anche dopo l’intervento chirurgico cui si era sottoposto. Voleva esserci a tutti i costi».

Marzio Dance non poteva stare senza la sua gente. Ed è per questo che ha concluso regolarmente la stagione del Tnt, prima della lunga pausa estiva, dove l’attività si sposta normalmente sulle spiagge. Ognuno conserva di Marzio Dance un personale ricordo. Il “popolo della notte”, di cui era l’indiscusso imperatore, oggi lo piange.

«Ho iniziato molto giovane l’avventura di disc jockey», aveva scritto anni fa Marzio nella sua biografia, disponibile sul suo sito Internet, «sono trent’anni che svolgo con passione l’attività. I primi dischi alla fine degli anni ’70, a Firenze, alternandosi in un gruppo che suonava live». Anche Marzio fu protagonista della bella stagione fiorentina del rock e dell’underground di inizio anni ’80, dalla quale emersero anche un chitarrista, Ghigo Renzulli, e un cantante, Piero Pelù, che avrebbero fatto molta strada fondando il gruppo Litfiba. «Suono nella sala techno famosa in tutta Europa, detto tra noi mi diverto un mondo».

Rosario Padovano

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