«L’Idrovia ci farà finire tutti sott’acqua»

Il Comitato “Acque del Mirese” polemico con l’idea dello scolmatore. «Meglio golene a monte»

MIRA. «L’idrovia rischia di far finire Mira sott’ acqua da Dogaletto al confine con il comune di Dolo. Piuttosto che completare quello che alla fine sarà uno scolmatore che sfocia in laguna, sarebbe opportuno che i comuni del Padovano e del Vicentino creassero aree golenali a monte, in cui far defluire le acque delle piene di Brenta e Bacchiglione».

A dirlo è il presidente del Comitato Acque del Mirese Gian Omar Bison, un comitato trasversale nato da poco a cui aderiscono gli esponenti di tutti i principali partiti miresi: Pd , Pdl e Movimento 5 Stelle e “Noi per Mira” la civica a cui fa riferimento l’ex sindaco Roberto Marcato.

Schierato a favore del completamento dell’Idrovia come canale navigabile classe 5 è invece Mattia Donadel consigliere del gruppo “Mira Fuori dal Comune”.

«C’è qualcuno», dice Bison, «che vorrebbe far passare l’idea di una Mira, poco sensibile ai problemi alluvionali che hanno colpito, purtroppo, tanti territori del vicentino e del padovano oltre che del veneziano. Temiamo invece, che quello che si andrebbe a salvare a monte, convogliando le piene dei fiumi Brenta e Bacchiglione nello scolmatore, creerà problemi a valle in determinate condizioni di marea, con Mose chiuso, e meteo avverso. Abbiamo poi forti perplessità sui lavori di completamento quando si dovessero incrociare altre vie d’acqua».

Il comitato non resta con le mani in mano: «Stiamo facendo una raccolta firme che inoltreremo a breve a tutti gli organismi coinvolti nella partita, Regione in primis. Non vogliamo finire sott’acqua per i problemi creati in altri territori».

Con il comitato ha manifestato tutte le perplessità anche in tema di sversamento di detriti e quindi di possibile inquinamento della laguna, il comune di Mira con l’assessore Luciano Claut. Schierati in modo diretto per il completamento dell’idrovia Padova Venezia sia come scolmatore ci sono in Riviera comuni di Campolongo, Campagna Lupia , Campagna Lupia, Fossò, Stra e Vigonovo. Questi si aggiungono quelli del padovano e del vicentino Con loro anche Legambiente e per le associazioni di categoria Coldiretti e Cia. A volere con forza l’opera è il comitato Brenta Sicuro che a Noventa Padovana ha organizzato recentemente una manifestazione per ricordare il disastro del 1966 con la rottura dell’argine del Brenta.

Alessandro Abbadir

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia