Lido, l’ex Ospedale al Mare attende l’ok della Regione

Il progetto al vaglio della commissione per la Valutazione ambientale strategica. Nei piani del magnate Gotthardt c’è la creazione di un polo tecnologico

Enrico Tantucci
Lido, complesso dell'ex Ospedale al Mare
Lido, complesso dell'ex Ospedale al Mare

Si chiariscono meglio i contorni e anche l’impatto visivo del progetto “Mare” dell’industriale tedesco Frank Rudolf Gotthardt che ha acquistato da Cassa Depositi e Prestiti l’area dell’ex Ospedale al Mare, dopo il sostanziale abbandono di quello di residenze alberghiere portato avanti da Club Mediterranée e Th Resorts, che punta a creare un parco tecnologico (eHealth Technopark) dedicato all’innovazione e alla ricerca nella sanità digitale e finalizzato allo sviluppo, implementazione e commercializzazione di applicazioni innovative e di intelligenza artificiale per il settore medico.

Il piano prevede un investimento imponente e include una prima fase di recupero e rifunzionalizzazione dei padiglioni centrali, seguita da una seconda fase di realizzazione di nuove strutture, tra cui un centro di ricerca, un incubatore di startup, un polo fieristico ed estese aree verdi.

Con oltre un migliaio di posti di lavoro qualificati (ricercatori e dipendenti), verrà dato incremento alla popolazione stabilmente residente nell’area e la presenza di servizi aperti che garantiranno uno scambio attivo con la cittadinanza quali ristorante, caffè, asilo e palestra, oltre alla rivitalizzazione del teatro Marinoni e della Chiesa.

Il progetto sarà anche sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas) da parte dell’apposita Commissione regionale del Veneto proprio per valutare il suo impatto, ma ha già ottenuto un giudizio sostanzialmente positivo nel rapporto preliminare.

La Variante urbanistica già approvata dal Comune di Venezia che dà il via libera al progetto prevede anche la realizzazione nell’Unità d’Intervento U2, anch’essa soggetta a ristrutturazione urbanistica, del nuovo Presidio Socio Sanitario, da cedere al Comune, destinato ad ospitare i servizi e le piscine terapeutiche oggi presenti nel Padiglione Rossi (non interessato dalla Variante), qualora le amministrazioni competenti ne decidano, in futuro, la dismissione.

Inoltre la destinazione a usi pubblici dell’ex Teatro Marinoni, ubicato al piano terra e al piano ammezzato del Padiglione Marinoni, e dell’ex Chiesa di Santa Maria Nascente. Ancora, l’adeguamento della viabilità e la realizzazione di parcheggi pubblici e privati, questi ultimi da realizzare nell’area libera a nord dell’U2 e negli interrati.

L’individuazione di sistemi di mobilità alternativi e sostenibili. La destinazione del Parco della Favorita ad area per spazi pubblici attrezzate per il gioco e lo sport.

E, ancora, parchi pubblici, attrezzature di interesse comune, con contestuale soppressione della capacità edificatoria di 12 mila metri quadrati di superficie lorda a destinazione prevalentemente residenziale, approvata in precedenza.

Va sottolineato appunto che almeno in questa fase il Padiglione Rossi e l’area di pertinenza, – che ospitano il Distretto sanitario del Lido – non rientrano nel progetto e nella Variante. L’intervento edilizio concepito da Gotthardt sull’area dell’ex Ospedale al Mare, prevede, oltre al recupero dei padiglioni esistenti, la creazione di nuova edificazione che si sviluppa in orizzontale come elemento di connessione del tessuto esistente, costituito da padiglioni separati.

L’apparente consumo di suolo dato dalla nuova edificazione, che si sviluppa principalmente a un piano, viene compensato dalla realizzazione di una copertura “intelligente” che prevede la creazione di aree verdi ricche di vegetazione.

Previsto ancora che la copertura ospiti l’installazione di elementi architettonici con pannelli fotovoltaici e un sistema di recupero delle acque meteoriche.

Per la viabilità, il progetto prevede la creazione, lungo il lato ovest in via dell’Ospizio Marino, di un percorso ciclabile per il collegamento del lungomare D’Annunzio con Piazzale Ravà, con conseguente riqualificazione della viabilità pubblica.

Quanto alle aree fronte mare, è prevista la realizzazione di uno stabilimento balneare secondo i progetti già allegati alla concessione sulle aree.

Per quanto riguarda la componente socioeconomica la variante ha come obiettivo principale lo sviluppo del parco tecnologico che prevede appunto la creazione di circa 900 postazioni di lavoro alle quali si dovrà aggiungere anche un indotto al momento difficile da stimare che si prevede possa portare al superamento del migliaio di lavoratori complessivi.

Si prevede anche dalla relazione preliminare alla Vas che all’aumento dei posti di lavoro vi sia un aumento proporzionale di residenti e quindi della richiesta di servizi.

Il possibile aumento della pressione demografica sarà in parte assorbito dalla generazione di servizi nel complesso stesso, con la realizzazione di circa 600 nuovi posti letto.

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