Lido, se la spiaggia non è più per tutti

Concessioni in più fino al 60% in Zona A, e fino al 55 per Excelsior e Des Bains. Si passa da 450 mila a 600 mila metri
ILIDO. l nuovo Piano particolareggiato degli arenili del Lido predisposto dal Comune -– che torna oggi in Commissione consiliare dopo le polemiche dell’ultima seduta riguardo alla “privatizzazione” di essi, a cominciare da quello del Blue Moon - prevede complessivamente un aumento delle spiagge in concessione di oltre il 33%.


Si passa da 450 mila metri quadri a oltre 600 mila metri quadri. Ma scorrendo le superficie di concessione previste per i vari stabilimenti, si scopre che in molti casi l’aumento delle spiagge non più libere ma destinate ai servizi attrezzati dei gestori, ha percentuali ben superiori. Ad esempio per la concessione a Venezia Spiagge relativa alla spiaggia di Lungomare d’Annunzio (che comprende anche il Blue Moon oltre alla Zona A) passa da circa 69 mila a oltre 111 mila metri quadri con un aumento di oltre il 60%. Quasi il 55% di aumento di concessione per la spiaggia del Des Bains che passa da oltre 33 mila a oltre 52 metri quadrati e percentuali di crescita simili per la spiaggia dell’Excelsior da passa da poco meno di 29 mila a quasi 44 mila metri quadrati di spiaggia non più libera. La spiaggia di fronte all’Ospedale al Mare, ora interamente libera, prevederà 75 mila metri quadri di nuove concessione, per i gestori dei nuovi resort del Club Mediterranée e di Th Hotels che dovrebbero recuperare a fini turistici il complesso con Cassa depositi e prestiti.


Proprio in quest’area il consigliere della Lista Brugnaro Maurizio Crovato ha proposto di ricavare una porzione di spiaggia libera e vedremo cosa risponderà oggi l’assessore all’Urbanistica e Ambiente, Massimiliano De Martin.


Ma c’è anche chi, con il nuovo piano degli arenili, vedere ridurre la propria spiaggia, come lo stabilimento Sorriso, che passerà da circa 14 mila a circa 11 mila metri quadri di arenile in concessione. Il consiglio di municipalità del Lido, (critica anche la Lega), ha già dato parere contrario al Piano - pur ritenendolo necessario - in particolare per la “privatizzazione” della spiaggia del Blue Moon.


«Il rischio», commenta il consigliere comunale del Pd, Nicola Pellicani, tra i più critici sui contenuti del nuovo Piano anche in commissione, assieme ai consiglieri del Movimento Cinque Stelle, «è che questa operazione si risolva esclusivamente in un aumento degli spazi riservati alle attrezzature da spiaggia, con conseguente aumento del volume di affari degli stabilimenti con aumenti di costi per gli utenti. I vari bagni in concessione potranno, dove c’è spazio, installare nuove capanne oppure ombrelloni, andando anche a snaturare il profilo panoramico della spiaggia dopo decenni. Inoltre la previsione dell’amministrazione di lasciare completamente libera una fascia di 30 metri, a partire dalla battigia verso l’interno, creerà grossissimi disagi in Zona A, dove tradizionalmente tutti coloro che hanno la capanna in seconda, terza, quarta fila, si portano in avanti nella spiaggia per cercare refrigerio con sdraio e ombrelloni. Quello che invece dovrebbe fare l’amministrazione è una politica di turismo balneare, promuovendo la spiaggia del Lido tra gli abitanti della terraferma».


Enrico Tantucci


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