Lido-piazzale Roma in un’ora e 36

Trent’anni fa senza radar bastavano 40 minuti. Nessun funzionario Actv ai pontili
Presentarsi ai pontili del Lido alle 10.05. Arrivare a piazzale Roma alle 11.41. Successo ieri con una nebbia fitta ma non delle peggiori. Successo quindi in pieno 2017, dopo che da oltre 25 anni i motoscafi sono stati dotati di radar.


Perché nel 1977, 40 anni fa, i radar sui motoscafi non c’erano. Ma i passeggeri da o per Lido e Pellestrina sapevano che ai minuti 7-27-47 partiva la motonave che in 13 minuti arrivava alla Paglia. Lì i battelli aspettavano l’arrivo della motonave, caricavano i passeggeri e in 20 minuti li portavano a piazzale Roma. Con i tempi morti fanno 40 minuti. Ora invece l’azienda del futuro ci mette molto più del doppio.


Inutile telefonare. Le gentili operatrici di Vela non sanno quali linee funzionino: «Ma ai pontili ci sono le informazioni sugli appositi display», ripetono, che è un po’ come dire a un subacqueo “Non so se nelle bombole c’è aria, ma prova a tuffarti e lo scopri”.


Con la nebbia di solito la linea 6 viene sospesa e la 5.1 e 5.2 vengono riunite via Canal Grande. Non il massimo, dato che al momento della chiusura dell’Ospedale al Mare Actv aveva assicurato che la linea Lido-Ospedale civile sarebbe stata “sempre garantita”. Balle.


Andiamo a prendere la linea 5 via Canal Grande con buon anticipo. Peccato che gli “appositi display” dicano solo che le linee sono sospese. Sorpresa: anche la 5. A pontili non c’è nessun funzionario. Deserto.


Solo un ragazzo di colore della coop “Il cerchio”, addetto ad aprire le catenelle, gentilissimo spiega in un buon italiano che si parte da Sant’Elena, bisogna prendere la linea 1. «Ma», aggiunge, «così ho sentito dire». Ha ragione lui. Dal pontile della linea 1, dalle 10.05 in poi non parte nulla. Anche qui nessun funzionario, nessuna informazione. «Ma c’è la motonave ai 21», rincuora un addetto alle pulizie. La massa di centinaia di persone si riversa al pontile della linea 14. Non passa nulla.


Sul pontile è un turbinio di battelli di linee private, i cui radar evidentemente sono di migliore qualità: lancioni di Alilaguna e perfino le linee rosse “Sightseeing venice”, con i turisti a bordo che scattano foto al gregge di persone sui pontili.


La motonave dei 21 arriva con 21 minuti di ritardo, ai 42. Imbarca i passeggeri e li sbarca non più alla Paglia (lasciata ai lancioni privati) ma alla Pietà. I passeggeri si lanciano di corsa, chi può, per cercare di prendere il battello attraccato (vuoto) al pontile di San Zaccaria Monumento. Qualcuno lo sta per raggiungere ma il battello parte (vuoto, meglio ribadirlo). Anche qui nessun funzionario. Basta avere addosso un soprabito blu e decine di persone ti strattonano per avere informazioni. Nulla. Arriva un battello ma non attracca. Resta a dieci metri dal pontile. Alla fine otmrggia, l’equipaggio sbarca e se ne va. Si aspetta, nessuno a cui chiedere, se non scoprire che alle 11.09 arriva un equipaggio e si parte. Alle 11.41 si sbarca a piazzale Roma. 96 minuti. 56 minuti più di 30 anni fa, quando non c’erano i radar sui motoscafi. Però, che fortuna il progresso.
(u.d.)


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia