Lido, il degrado avanza tanti immobili trascurati
Passano i mesi, in certi casi gli anni, ma per le situazioni di maggior degrado del Lido le soluzioni sembrano ancora lontane dall'essere trovate. I cinque balordi individuati dai carabinieri qualche giorno fa all'interno dell'ex colonia Inpdap degli Alberoni, alcuni con precedenti penali o procedimenti di espulsione pendenti, sono solo l'ultimo dei numerosi episodi registrati negli ultimi tempi sull'isola. Edifici in completo stato di abbandono, spesso accessibili in qualsiasi modo, si prestano a situazioni del genere.
Basti pensare all'ex Ospedale al Mare, oppure alle ex colonie a sud del Lido. Aree dove entrare è facilissimo perché le porte sono aperte, mancano reti di protezione o sbarramenti alle finestre. In molti casi i muri di cinta sono stati abbattuti e quindi il via vai tra tossicodipendenti, spacciatori, malintenzionati o gente che cerca un riparo in una vita di stenti è continuo. Passano le forze dell'ordine, ma dopo poche ore la situazione torna la medesima. Edifici uniti finora da un destino comune: un tempo floride attività economiche con risvolti sociali, chiuse e dimenticate, tra cavilli burocratici, progetti sfumati o ritardi nelle procedure per un pieno rilancio. A rimetterci è il tessuto economico e l'immagine dell'isola, che d'oro ormai ha ben poco.
«È un discorso che prosegue purtroppo da anni, in un percorso di svuotamento e mancato rilancio che viene denunciato in continuazione», osserva il presidente della Municipalità, Danny Carella. «Luoghi ora ricettacolo di drogati e sbandati, che preoccupano la gente e rappresentano un pericolo per la comunità. Si sta perdendo tutto. L'unica cosa positiva è la risposta che ho ricevuto dal questore alla richiesta di maggiori controlli sull'isola. Tema che sarà portato al Comitato di ordine pubblico e sicurezza quanto prima».
La rabbia dei residenti è tanta per questa situazione, ancor più perché impotenti e costretti a subire ciò che accade in quelle palazzine, spesso vicino alle loro case, o comunque davanti agli occhi di tutti. L'ex ospedale è un emblema in negativo. Il vecchio Pronto soccorso, che dà sulla strada, come tante altre finestre dei padiglioni è stato oggetto di un tiro al bersaglio. Dentro solo rifiuti, sporcizia, degrado completo e i segni palesi di occupazioni abusive come colonie di bottiglie di vodka, abiti e materassi. Idem all'ex ginecologia e ostetricia tra sterpaglie, porte sfondate e alberi caduti. E gli incendi o i crolli si susseguono. Della vecchia colonia Inpdap agli Alberoni, ora in gestione all'Inps, si è detto. Ma, sebbene sia necessario scavalcare per entrarvi, all'interno la situazione non è certo migliore con danni per decine di migliaia di euro a una struttura che era un gioiello. E la vicina ex colonia Marina Padova in via della Droma se la passa ancora peggio, sembrando un edificio rimasto in piedi per miracolo dopo un bombardamento. Poco distante l'ex hotel Green House Alberoni, ricoperto di palizzate in legno e dimenticato a sé stesso. Solo alcuni esempi di un Lido che sembra non riuscire a reagire, tra vecchi forti in totale decadenza e porzioni di territorio che chiedono vendetta. L'ex Madonna Nicopeja potrebbe fare la stessa fine, questione solo di mesi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia