Lido di Venezia, grandi lavori per ripartire. Ecco tutti i prezzi dell’estate

La stagione sarà ancora all’insegna delle norme igieniche e c’è l’incognita sulla data di apertura. Ma si punta a uno slancio, migliorando le prestazioni del 2020, con un’offerta rinnovata 
Le caratteristiche capanne sulla spiaggia del Lido, davanti all’Excelsior: è iniziata la corsa per la ripartenza, sperando che i vaccini possano far calare i contagi
Le caratteristiche capanne sulla spiaggia del Lido, davanti all’Excelsior: è iniziata la corsa per la ripartenza, sperando che i vaccini possano far calare i contagi

VENEZIA. Tra cantieri in corso e ristrutturazioni stagionali, fervono i preparativi per la stagione estiva al Lido. Da qualche settimana la spiaggia dei veneziani è uscita dal letargo e gli stabilimenti si stanno dando da fare per dare il via alla stagione della riscossa, dopo le difficoltà del 2020 dovute al Covid. Le incognite non mancano, su tutte la data d’apertura. Eppure in tanti hanno deciso di investire per migliorare l’offerta.

Anche quest’anno i protocolli sanitari resteranno in vigore. E quindi, oltre al distanziamento sociale, ecco di nuovo i termoscanner agli ingressi. Varrà per gli stabilimenti di Venezia Spiagge, recentemente acquisita al 100% dal Comune, che dovrebbero aprire tra fine aprile (Blue Moon) e fine maggio (gli stabilimenti).

In questi giorni, cantieri non stop per finire la piscina del Blue Moon, a due passi dal mare, costata circa 3 milioni di euro. Obiettivo: concludere entro giugno. «Un anno fa navigavamo a vista», spiega il presidente di Venezia Spiagge, Gianpaolo Zanatta. «Abbiamo aperto a fine maggio e siamo riusciti a salvare la stagione. Quest’anno speriamo nei vaccini. Tra le novità, saranno aumentati gli accessi a riva per disabili».

Le prenotazioni sono state aperte solo nelle ultime settimane, ma i segnali sono buoni. A differenza di località come Jesolo e Sottomarina, il Lido raccoglie soprattutto residenti e famiglie con bambini che decidono di affittare le capanne per la stagione.

Nella maggior parte dei casi le tariffe sono rimaste invariate rispetto a 12 mesi fa. Una capanna in prima fila in “Zona A”, sul lungomare D’Annunzio, costa 5.025 mila euro per l’intera stagione; 3.630 per la seconda fila e 3.576 per la terza; 1.390 per la tariffa mensile. Diciassette euro per chi vuole un lettino in prima fila (con supplemento di 8 euro per il lettino). Un ombrellone per la stagione intera costa 1.368 euro.

Se il Consorzio aprirà il 15 maggio, lavori di sistemazione in corso anche per gli stabilimenti ex Ciga (Des Bains, Quattro Fontane ed Excelsior). Dopo le polemiche dell’anno scorso per i ritardi nelle aperture, la data di inizio stagione per le 1.300 capanne è l’1 giugno. Se sul futuro del Des Bains regna ancora la massima incertezza, una capanna in prima fila ai piedi del celebre hotel costa fino a 10 mila euro per un tucul, 8.150 euro per una prima fila (e giù fino ai 620 euro per lo spogliatoio).

Tutto rinnovato anche al Pachuka, ai piedi della diga di San Nicolò. «Abbiamo provato a rendere più moderno lo stabilimento – spiega il titolare, Roberto Ceolin – e abbiamo ingrandito l’area cani. Siamo pronti ad aprire tra fine aprile e inizio maggio».

Anche i titolari del Kuyaba, alla fine del lungomare Marconi, hanno approfittato dei mesi estivi per rinnovare i locali del bar e aprire al primo piano un nuovo ristorante affacciato sul mare,“Alla Diga”. «Inaugureremo il 22 maggio con i protocolli sanitari anti-contagio» spiegano. Con 80 capanne, qui si va dai 3.800 euro a stagione per una prima fila ai 2.500 euro per le mini-capanne. Novità anche al Miramare, dove è stata ricavata una terza fila di capanne (in tutto sono 140) a un costo di 3 mila euro per la stagione.

«Ancora non sappiamo di preciso quando apriremo» spiega il titolare, Paolo Piccolotto. «Nel 2020 tanti clienti degli stabilimenti vicini, viste le incertezze sulle date di apertura, avevano deciso di trasferirsi da noi. Vedremo quest’anno. Le richieste stanno iniziando ad arrivare». —



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