Lido, capanne di Venezia Spiagge La prelazione rinviata ad aprile

I residenti hanno chiesto di posticipare a maggio il versamento dei 200 euro. La stagione non è a rischio



La prossima stagione balneare al momento non sembra essere a rischio, per gli operatori turistici lidensi, ma un problema in questi giorni si è concretizzato. Il mese di marzo, normalmente, è quello delle prelazioni per mantenere la capanna durante l’estate precedente. Per molti una comodità, per altri la possibilità di avere gli stessi vicini o zona abituale a seconda della fila, più o meno vicino al mare o ai servizi.

Le difficoltà economiche di queste settimane, che hanno coinvolto moltissimi residenti sul territorio comunale, hanno portato all’apertura di un gruppo su Facebook che ha raccolto 600 tra abitanti di centro storico, isole e terraferma che da anni affittano le capanne alla Venezia Spiagge tra gli stabilimenti di San Nicolò ed ex Zona A in via Lungomare D’Annunzio. La loro richiesta è stata molto semplice: differire a maggio il versamento dei 200 euro di prelazione per le capanne, previsto entro il 20 marzo scorso. Va detto che i vertici di Venezia Spiagge, società di gestione partecipata del Comune di Venezia, non sono rimasti a guardare. Hanno ascoltato i cittadini e come primo passo hanno spostato la scadenza al 10 aprile, in attesa di vedere come evolveranno le cose.

«La nostra richiesta» , spiega la portavoce del gruppo di clienti, Marianna Sambo, «non intende chiedere a Venezia Spiagge di non pagare il servizio. Semplicemente di venire incontro alle tante famiglie che, in questo momento, si trovano in difficoltà. La nostra speranza è che i termini possano essere spostati a maggio, almeno. Purtroppo, chi non ce la farà economicamente, per ovvi motivi alla capanna dovrà rinunciare. Chi potrà, al massimo rinuncerà alla prelazione, accettando la capanna disponibile in quel momento. Siamo affezionati a questo stabilimento, molti di noi lo frequentano da decenni, quindi si tratta solo di una situazione di emergenza momentanea».

Il presidente di Venezia Spiagge, Giampaolo Zanatta, ha subito recepito la richiesta, ne ha discusso con il Consiglio di amministrazione, e la prima risposta è stato un iniziale slittamento della data di venti giorni, pubblicato anche sul sito internet e i canali social dello stabilimento lidense.

«Nessuno di noi desidera perdere la clientela», osserva, «massima attenzione verso le persone e il momento che vivono, tanto che stiamo continuando a investire per aumentare e migliorare i servizi».

Dal Consorzio Alberghi, il presidente Alessandro Rizzo sottolinea che «il nostro termine per le prelazioni scadeva il 10 marzo. Non abbiamo registrato cali al momento. Certo, se ci fossero problemi per l’apertura della stagione balneare, saremo pronti a eventuali rimborsi. Ma è normale». Altra situazione è invece quella del Miramare.

«Per ora da noi è ancora tutto fermo», osserva il presidente Paolo Piccolotto. «Gli uffici sono stati riaperti lunedì, quindi deve ancora mettersi in modo tutto il meccanismo delle prelazioni. Ma è nostra consuetudine praticare uno sconto di 200 euro sulla tariffa, a tutti coloro che versano la prelazione entro la fine di marzo. Lo abbiamo già fatto altre volte e la clientela ha sempre apprezzato. Vista la situazione che si sta attraversando, estenderemo questa scadenza al 30 aprile, sperando di far capire a tutti che siamo loro vicini. Poi vedremo come andranno le cose, ora è sicuramente molto presto per capirlo. La stagione per tutti al Lido inizierà tra fine maggio e inizio giugno, l’augurio è che si sia tornati alla normalità per quella data». —



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