Liceo Santa Caterina, è a scuola che si diventa cittadini d’Europa / FOTO
Nel lontano 1786 fu Goethe, dopo un viaggio sul burchiello, la tipica imbarcazione locale, a descrivere la Riviera del Brenta come luogo piacevole e abitato da persone simpatiche. Oltre due secoli dopo gli studenti del liceo linguistico Santa Caterina da Siena di Mestre e gli amici del Solitude gymnasium di Stuttgart (Stoccarda, regione del Baden-Württenberg) sono partiti proprio dalla Riviera, facendo tappa allo storico calzaturificio Ballin, per il loro viaggio alla scoperta dei rapporti tra Venezia e la Germania, al di là dei ricordi del Grand Tour studiato nei libri di scuola.
Rapporti fatti di commercio, cultura e turismo, che i ragazzi potranno approfondire grazie al progetto bilaterale europeo Comenius, iniziativa dell’Unione europea per promuovere la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica. Il rapporto tra i due licei si svilupperà nell’arco di due anni scolastici, questo e il prossimo. Coinvolti nell iniziativa una cinquantina di ragazzi tra i 14 e 17 anni, 13 gli studenti tedeschi che studiano italiano come seconda lingua arrivati mercoledì e ospiti delle famiglie fino a venerdì 16. Dopo la visita al calzaturificio Ballin, utile per capire i rapporti commerciali del distretto calzaturiero con il mercato tedesco, nei prossimi giorni i ragazzi, armati di videocamera e curiosità, andranno a intervistare sul tema dei rapporti Italia-Germania i responsabili dell’ hotel Metropole di Riva degli Schiavoni, visiteranno il laboratorio di mosaici Orsoni e la vetreria Nason Moretti.
Dopo aver studiato i rapporti commerciali tra il Veneto e il Baden-Württenberg il prossimo anno gli studenti si concentreranno su quelli culturali. «Al termine del progetto» spiega la professoressa Simonetta Corso che segue l’iniziativa con la collega Erina Teresa Rigotti, della scuola di Stoccarda «verrà realizzata una mostra itinerante con foto e video e i ragazzi disegneranno una campagna pubblicitaria per promuovere l’uso dell’ italiano e del tedesco come lingue straniere. Lavorare insieme al progetto, permette ai ragazzi di conoscersi e di sentirsi, insieme, cittadini d’Europa». Nei prossimi mesi saranno gli studenti mestrini a visitare e a conoscere Stoccarda, dove non sono poche le scuole in cui si studia l’italiano come lingua straniera.
«È un’iniziativa molto importante per noi» dice la preside del liceo paritetico della fondazione Groggia, Carla Menotti «un liceo che esiste dal 1957, che permette agli studenti, un centinaio, di studiare quattro lingue, e che, proprio per le dimensioni ridotte, riesce a coltivare i propri talenti con attenzione».
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