Liceo Montale serve più spazio
Caso Montale, nessun segnale dalla Provincia. Subito dopo il suo insediamento, il Comune di San Donà ha chiesto un incontro al commissario Castelli per discutere della carenza di spazi che affligge il liceo classico. Ma al momento l’atteso faccia a faccia non c’è stato. Intanto il problema rischia di aggravarsi ancora di più con il nuovo anno scolastico: da settembre l’istituto avrà infatti altre due classi in più. Le novità sono emerse in consiglio comunale.
«Noi non possiamo prendere alcuna iniziativa se non concordata con la Provincia, che è competente per le scuole secondarie», ha detto il sindaco Andrea Cereser, «ci è stato chiesto di verificare la disponibilità di spazi, che non vi sono, in scuole di competenza comunale o in altri edifici comunali. In questo caso gli spazi vi sono, vedi le ex scuole elementari di Chiesanuova o Fossà, ma non vi sono risorse per adeguarli». Cereser ha ribadito che alla Provincia sono state prospettate due soluzioni. A breve termine l’acquisto dell’ex centro benessere nella zona della cittadella scolastica, così da ospitare tutte le classi oggi divise nelle tre succursali. A lungo termine la realizzazione di un nuovo edificio scolastico nell’area oggi sede della Confartigianato. Mentre, secondo quanto spiegato dal sindaco, i fondi messi a disposizione dalla Provincia sarebbero serviti solo ad ampliare l’Itis Volterra, dove si trovano anche alcune classi del Montale. Non una soluzione definitiva al problema, dunque.
«Ma la prospettiva della Confartigianato è ancora molto lontana», ha attaccato Anna Maria Babbo, «quest’anno termineranno il liceo quattro classi quinte, mentre entreranno sei prime. A settembre il problema sarà ancora più grave, non so dove andranno le due classi in più».
Giovanni Monforte
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