Licenziati per la cessione del ramo d’azienda, il giudice obbliga al reintegro

È successo allo scatolificio «Gondola Triveneto» di Cazzago di Pianiga. Due dei tre lavoratori licenziati erano sindacalisti: si sono rivolti alla Cgil

PIANIGA. Hanno ottenuto il reintegro tre lavoratori dello scatolificio «Gondola Triveneto» di Cazzago di Pianiga che pochi mesi fa hanno impugnato il loro licenziamento davanti al giudice. I tre (due dei quali delegati sindacali) hanno deciso di chiedere aiuto alla Cgil dopo essere stati di fatto licenziati attraverso una cessione di un ramo d'azienda ad una società con sede legale a 300 chilometri di distanza e nel concreto riconducibile alla stessa Gondola Triveneto.

L'allontanamento - secondo il sindacato - sarebbe arrivato dopo che i tre avevano sollevato alcune critiche su presunte irregolarità in merito alle dotazioni di sicurezza e al pagamento non del tutto regolare degli straordinari. «Ci sono purtroppo imprenditori che credono che la propria azienda sia come la propria casa, dove possono fare il bello e il cattivo tempo a loro piacimento - ha detto Marcello Malerba, segreteria Slc Cgil - ma si sbagliano. Questi lavoratori hanno detto no e hanno reagito chiedendo di poter lavorare senza perdere una mano sotto ad una macchina e di fare straordinari trovandoli riconosciuti in busta paga. E per questo hanno vinto».

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