Licenziamenti, protesta in aeroporto

Tredici lettere inviate da Ata (Handler) ai lavoratori fanno scattare un presidio a sorpresa che causa anche ritardi agli aerei
Di Mitia Chiarin
GIORNALISTA: Chiarin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Tessera DESCRIZIONE: Protesta all'imbocco dell'aeroporto Marco Polo
GIORNALISTA: Chiarin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Tessera DESCRIZIONE: Protesta all'imbocco dell'aeroporto Marco Polo

Uno sciopero-assemblea iniziato alle 9 di ieri mattina, con un presidio di protesta a sorpresa sulla strada di accesso all’aeroporto Marco Polo di Venezia e una agitazione che ha causato fino al primo pomeriggio ritardi nella consegna dei bagagli e nel decollo di alcuni voli. Una risposta immediata da parte di Filt Cgil, Uiltrasporti e Usb Lavoro privato alla notizia dell’arrivo di 13 lettere di licenziamento ad altrettanti lavoratori della Ata, una delle società Handler dello scalo aeroportuale veneziano.

Lettere di licenziamento che sono piombate come un fulmine su una vertenza che va avanti da mesi allo scalo aeroportuale gestito da Save. Da tempo sono in corso trattative sindacali per evitare gli esuberi annunciati e confermati da Ata. Interessati 43 dei 160 dipendenti in forza nell'aeroporto veneziano. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, che avevano chiesto un piano industriale di rilancio senza tagli occupazionali, ma la proposta dell’azienda è stata respinta dopo aver sentito il parere dei lavoratori. Il primo sciopero era stato programmato per il 14 luglio: uno sciopero dei servizi di terra e di smistamento dei bagagli di 4 ore, dalle 10 alle 14. Ma l’arrivo delle 13 lettere di licenziamento, martedì notte, per lavoratori che hanno alle spalle dai 20 ai 25 anni di lavoro al Marco Polo, ha anticipato i tempi e l’agitazione ieri mattina ha coinvolto anche altri colleghi di Milano e Roma, in segno di solidarietà con i veneziani. Il presidio ad una delle rotatorie d’accesso all’aeroporto ha rallentato l’ingresso dei viaggiatori allo scalo aereo e provocato ritardi nella partenza di alcuni aerei.

Verso mezzogiorno, spiegano i sindacalisti, è arrivata una prima convocazione di Ata, che inizialmente voleva incontri separati con i sindacati e al no di questi si è arrivati ad un confronto con il direttore di Enac e le forze dell’ordine, dalla polizia di frontiera alla digos e alla questura che ha prodotto poi la convocazione per oggi il Prefettura alle 10. Di conseguenza, il presidio e lo sciopero dal primo pomeriggio sono stati revocati anche se i lavoratori non effettuano straordinari o servizi aggiuntivi. Al vertice di oggi in Prefettura sono stati convocati Enac, Save, Ata e gli altri handler (Gh, Aviapartner) assieme alle organizzazioni sindacali e ad un rappresentante della Regione Veneto, ente che per la prima volta, segnalano i sindacalisti, si siede al tavolo di questa trattativa che ha rilevanza non solo per i 13 licenziamenti annunciati da Ata, e per i quali si chiede la sospensione, ma anche per le difficoltà generali del settore in uno scalo come il Marco Polo che, come segnala da Usb Giampietro Antonini, «macina milioni di viaggiatori e ved sempre nuovi voli e rotte aeree mentre si precarizza il lavoro e si licenzia». «Il tavolo organizzato dal Prefetto», afferma Valter Novembrini, segretario generale della Filt Cgil di Venezia, «è importante proprio per la definizione di una strategia complessiva sulla gestione del'Aeroporto e quindi non solo per la pur grave situazione dei licenziamenti. In questa riunione vogliamo parlare della qualità dei servizi che deve essere garantita da Save». In solidarietà dei lavoratori, interviene con una interrogazione parlamentare il deputato Pd Andrea Martella che chiede al Ministro delle Infrastrutture di intervenire per fermare i licenziamenti.

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