Libri gender proibiti, petizione al ministro Giannini

VENEZIA. Duemila firme in meno di 24 ore alla petizione on line per chiedere la reintroduzione nelle scuole dei libri "gender" che il neosindaco Luigi Brugnaro ha messo all'indice, imponendone il ritiro immediato. La decisione del primo cittadino veneziano è diventata un caso nazionale.
Ecco uno dei libri #gender ritirati dalle scuole dell'infanzia e dai nidi. Libro in francese con due mamme. pic.twitter.com/L5Juk8eBK3
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) 8 Luglio 2015
Su Change.org è partita nelle scorse ore una petizione lanciata dall'attrice Martina Galletta, che chiede al sindaco di non discriminare le favole per bambini, alcune delle quali piccoli capolavori come "Piccolo Blu e Piccolo Giallo" di Leo Lionni, "Il pentolino di Antonino" di Isabel Carrer, incentrato sul tema della disabilità, "Piccolo uovo" disegnato da Altan. Il motivo della proibizione? Tutti i 49 libri messi al bando raccontano le storie di famiglie moderne, sia tradizionali che omosessuali o allargate. Di fatto tutti testi che "parlano di gender, o di genitore 1 e genitore 2".
"In un mondo sempre più mediatico e globalizzato, trovo anacronistico oltre che grottesco attuare una censura tanto vigliacca su libri che dovrebbero accrescere la consapevolezza dei piccoli fruitori, non alimentare l'ignoranza, la paura e la discriminazione", si legge nella petizione promossa da Martina Galletta che si rivolge direttamente anche al Governo: "Chiedo al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini di non tacere, ma di prendere, al contrario, una posizione netta e decisa sulla questione. Caro Ministro, invia a tutte le scuole una circolare che non solo smentisca quella del sindaco Brugnaro impedendo che negli istituti scolastici veneziani vengano messi i libri all'indice, ma che scoraggi anche simili iniziative nel futuro".
La petizione completa si trova cliccando su change.org/nocensurafavolebambini
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