Libreria Toletta, 80 anni e non dimostrarli

Dal carretto di libri di nonno Angelo al coffee-bookshop che aprirà a primavera tra gli scaffali
Di Roberta De Rossi

VENEZIA. All’inizio fu il carretto di nonno Angelo in calle della Mandola. «Erano gli anni della grande crisi del 1929, il lavoro mancava e lui decise di vendere i 500 libri che aveva in casa: fu un successo, ne comprò e rivendette ancora e ancora, così nel 1933 aprì la libreria dove siamo ancora oggi. Poi negli anni Cinquanta vennero zio Lucio e papà Maurizio: a bottega già a 13 anni, come si usava allora. E ora tocca a me», racconta Giovanni Pelizzato.

La Toletta compie 80 anni e, forte delle generazioni di lettori che ne hanno fatto e ne fanno ancora meta fissa dei loro pellegrinaggi di lettura, li festeggia con la sua aria un po’ vintage, tra un incontro con l’autore, una mostra tecno e un brindisi (vedi box), ma guardando al futuro. A primavera, quando in quella che è oggi la libreria dedicata ad architettura e alla storia dell’arte aprirà il primo coffee-bookshop della città, utilizzando la nuova delibera del Comune di Venezia che ha autorizzato le librerie cittadine ad ospitare tea room e caffè, per coccolare i clienti ed essere più attrattive, in un mondo sempre di più di corsa, scandito da tablet e smatphone.

«Spero saremo pronti per marzo», racconta Pelizzato, «l’idea è quella di tenere gli scaffali a muro e le sedute sulle vetrine, portando qui i romanzi, i libri di cucina, i manuali».

In una città dove i negozi di vicinato, le offerte meno globali e più locali scompaiono in uno stillicidio quotidiano a favore di squallide chincaglierie - anche i locali che ospitavano la Toletta Kids oggi sono diventati un dozzinale negozio di vestiti - una libreria che riesce a marcare il territorio con le sue generazioni di clienti è certamente una buona notizia. Anche perché, pur con la sua aria familiarmente “stropicciata” - dove ti orienti seguendo le copertine pastello dell’Adelphi di qua e quelle bianco latte dell’Einaudi di là, qui le foto dei libri Laterza, lì i colori dei disegni Marsilio, gli inconfondibili formati Feltrinelli e via leggendo - Toletta è un’attività in perenne innovazione.

«La grande intuizione, tra Cinquanta e Sessanta», prosegue Pelizzato, «è stata quella di orientarsi sull’usato dei libri di scuola: generazioni di studenti sono passate di qua. Quando poi, alla fine degli anni Sessanta, questo filone si andò esaurendo sull’onda dei continui cambi di edizione dei libri scolastici, papà Maurizio si inventa l’acquisto di stock di libri dagli editori: non le novità, ma titoli importanti, classici, ottenuti a prezzi concorrenziali. Così nasce la Toletta “degli sconti”, dei libri metà-prezzo, che tutti conoscono, fino alla legge Levi che giustamente tutela le librerie indipendenti dai grandi store ». Un’avventura che Giovanni Pelizzato ha pure intrapreso, declinandola però in chiave “veneziana”. Così nel febbraio del 2004 arriva l’apertura della libreria Mondadori a San Marco, con quello Spazio Eventi che per anni è stato un luogo di confronto cittadino, tra incontri con gli autori, riunioni civiche, mostre, dibattiti: fino al gennaio 2011, quando la famiglia Benetton non rinnovò il contratto, per cedere l’immobile a Vuitton. Così lo Spazio Eventi si è rifugiato settimanalmente tra le mura di Ca’ Vendramin Calergi.

E il futuro dei libri? «C’è, assolutamente: il nemico delle librerie non è l’e-book, ma l’e-commerce», conclude Giovanni Pelizzato, «anche un lettore che ama una storia su e-book, poi viene a comprarselo di carta». E intanto la Toletta - che è anche una casa editrice con 150 titoli in catalogo - ha festeggiato gli 80 anni anche con la vendita, nei giorni scorsi, del libro più costoso di sempre esposto nei suoi scaffali: un manuale di astrologia e oroscopi, accompagnato da litografie in numero limitato di grandi artisti. Scontrino: 2800 euro.

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