Libralesso, dalla moka alla Dakar
MIRANO. Sarà il primo veneziano a correre la mitica Dakar, in Sudamerica. Paolo Libralesso, miranese, titolare del Bar Olimpia in via Mariutto, molla per un po’ la macchina del caffè e salpa verso le terre del nuovo papa. Lì, probabilmente, tra meno di un anno correrà il più prestigioso e impegnativo raid in moto del pianeta, che da qualche tempo si tiene tra Cile, Perù e Argentina, dopo aver lasciato l’Africa (quando ancora si chiamava Parigi-Dakar) a causa dei problemi geopolitici di quell’area.
Diecimila chilometri su sterrato, ma potrebbero anche essere di più: Libralesso sta raccogliendo i fondi per prendere parte al motoraid più famoso al mondo e, dopo aver sfiorato quest’anno la partecipazione per un soffio, il 2014 dovrebbe essere finalmente l’anno buono. Per farlo si affida al Franco Picco Racing Team, del plurititolato Franco Picco. Doveva già esserci anche Libralesso, poi l’organizzazione ha tagliato i team. Ma quest’anno ha tutte le carte in regola per salire in moto e attraversare le lande del Sudamerica in circa 20 giorni di gara. Lo fa dopo aver macinato chilometri tra Marocco, Tunisia, Nevada e diversi motoraid italiani. È l’impresa della sua vita. Per capirne il motivo basti pensare a quanto gli costerà: 16 mila euro di iscrizione, 15 mila per assistenza tecnica e ricambi e altri 20 mila per l’acquisto della moto. «Ma è una passione che non ha prezzo per me», spiega, «voglio tornare ad avere il sorriso che avevo nelle foto degli altri raid, voglio provare di nuovo quel rapporto con un mezzo che mi gratifica e quella spensieratezza che solo l’attraversare quei territori incontaminati può darmi». Per preparare l’impresa e farsi conoscere a eventuali sponsor Libralesso concederà il suo bar al Picco Racing Team per quattro serate dedicate al tema Dakar: la prima sarà giovedì, con Franco Picco in persona, poi di nuovo il 25 aprile, il 23 maggio e il 20 giugno. Poi a luglio si avrà la conferma della sua partecipazione alla Dakar. (f.d.g.)
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