Liberazione e patrono, vigilia di tensione
Doppia celebrazione oggi a Venezia per il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo e festa di San Marco, patrono della città con il tradizionale omaggio del bòcolo - il bocciolo di rosa - a mogli e fidanzate.
Ma si rinfocolano anche quest’anno le polemiche per il presunto sfruttamento da parte di venetisti e autonomisti della Festa del Leone di San Marco per portare avanti le proprie rivendicazioni.
Comitato bandiera italiana. . «Domani (oggi, ndr)» ha scritto ieri in un comunicato il presidente del Comitato Bandiera italiana Oliviero Cassarà, che invita a essere presenti oggi dalle 8.45 in campo Manin per depositate ai piedi del monumento a Daniele Manin una composizione di bocoli con i 3 colori della bandiera italiana.
«Venezia si appresta a vivere l’ennesima giornata della vergogna con l’ennesima invasione indipendentista nella cornice di Piazza San Marco che così facendo viene per un giorno espropriata alla città per essere lasciata in balia dei venetisti». Un grido d’allarme a cui vengono allegati alcuni screenshot presi da Facebook, come quello di Ilaria Brunelli, presidentessa dell’associazione venetista “Comitato 1866” che «dichiara che il 25 aprile 2017 per gli italiani è il 72° della liberazione mentre per i veneti (come se non fossimo italiani) è solo San Marco».
Venetisti. «A schierarsi contro la Liberazione» scrive ancora Bandiera Italiana «c’è anche Raixe Venete, una delle associazioni organizzatrici dell’evento patrocinato dal Comune. A strumentalizzare ulteriormente la giornata, come se ve ne fosse bisogno vi sono Barbara Benini, moglie di Lucio Chiavegato e del suo gruppo politico che assieme a Indipendenza Veneta di Alessio Morosin manifesteranno di fronte al consolato spagnolo in sostegno degli indipendentisti catalani per poi convergere in piazza San Marco. Sembrerebbe quasi quasi che tale presidio (un’ora) di fronte al consolato spagnolo di Venezia sia una buona scusa per radunare i militanti indipendentisti per poi invadere Piazza San Marco». In attesa di capire se le preoccupazioni di «invasione venetista» siano reali o infondate, (la Questura ha già ricordato che le manifestazioni politiche nell’area marciana sono vietata, ndr) restano le manifestazioni ufficiali del 25 aprile a Venezia.
Omaggio a Vivaldi in Piazza. Previsto alle 15.30 un’omaggio musicale a Vivaldi in Piazza San Marco, anche con alcuni musicisti della Fenice, organizzato in particolare dal capogruppo leghista a Ca’ Farsetti Giuseppe Giusto. Un’ora più tardi a Palazzo Ducale prenderà il via la Festa di San Marco, di cui riferiamo a parte.
Le cerimonie civili. Alle 8.30 in Campo Bandiera E Moro, alzabandiera a cura di Assoarma Venezia- Alle 10.30 in Campo Santa Margherita, alzabandiera e deposizione corone d’alloro al Monumento ai Caduti. Alle 17.30: in via Garibaldi, ritrovo dei partecipanti e partenza del corteo in direzione Riva dei Sette Martiri e deposizione corone d’alloro alle lapidi e ai monumenti ai caduti, con conclusione del percorso al Largo Marinai d’Italia e interventi commemorativi finali. Alle 18.30 in Fondamenta San Giacomo sull’Isola della Giudecca, deposizione della corona d’alloro alla Lapide in memoria dei caduti per la libertà. A Sant’Erasmo alle 10.30 messa di commemorazione in onore dei caduti, deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Alla stessa ora a Burano in piazza Galuppi alzabandiera e deposizione corona d'alloro ai caduti. Al Lido alle 9.30 in via Sandro Gallo 20, deposizione della corona d’alloro al cippo commemorativo. Alle 9.45 in Palazzo Pretorio a Malamocco, raduno e alzabandiera in collaborazione.
Enrico Tantucci
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