L’hotel Monaco andrà all’asta

Jesolo. La struttura ricettiva della famiglia Giannetti sarà proposta con un prezzo base di sette milioni
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO- HOTERL MONACO E QUISISANA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO- HOTERL MONACO E QUISISANA
JESOLO. Va all’asta l’hotel Monaco & Quisisana di Jesolo lido. La struttura ricettiva del gruppo Giannetti sarà proposta a metà febbraio con un prezzo base di sette milioni di euro.


L’hotel 4 stelle rientra nella galassia della famiglia di albergatori jesolani che fa riferimento al patriarca Aldo Giannetti ed è oggetto di una procedura esecutiva immobiliare promossa da Banca Friuladria.


La commercialista Emanuela Vigani è delegata alla vendita e a seguire le pratiche per l’asta che sarà il 15 febbraio, con prezzo base sette milioni di euro e offerta minima cinque milioni e 250 mila euro. Al lido la notizia della messa all’asta dell’albergo è subito diventata di dominio pubblico anche perché si tratta di una delle strutture ricettive della conosciutissima famiglia Giannetti, proprietaria anche dell’hotel Casabianca, ovvero una delle prime dinastie di albergatori che ha messo radici a Jesolo.


Un segnale di estrema difficoltà in un gruppo granitico che ha fatto parte della storia dell’imprenditoria turistica sul litorale con alberghi a Jesolo, ma anche a Roma.


Le motivazioni della messa all’asta del famoso hotel in via Treviso, quattro stelle e uno dei migliori sul litorale, sono oscure. Ma tutta la classe albergatrice di Jesolo ha accolto la notizia come un duro colpo che rimetterà presto in discussione anche gli assetti e le proprietà delle strutture ricettive in generale.


Il cambio generazionale ha spesso creato problemi nella gestione degli alberghi jesolani e oggi i figli si trovano ad affrontare situazioni ben più difficili dei padri. Aldo Giannetti, che è stato albergatore partito dal basso, ha costruito un impero, è stato presidente dell’Aja, ha lasciato un’impronta nel modo di fare turismo a Jesolo e nel Veneto.


Oggi si fanno avanti nuove catene e imprenditori, anche stranieri, mentre altre famiglie, non sempre radicate sul territorio, stanno prendendo il sopravvento con investimenti e acquisti. Jesolo, forse per prima nella costa veneziana, ha abbandonato quel sistema di gestione familiare, che è invece ancora forte ad esempio in località quali Bibione o Caorle. Capoluogo in pectore della costa veneziana, Jesolo è anche la località turistica più aperta al cambiamento e con il maggio numero di strutture ricettive in assoluto.


«Ci sono dei cambiamenti è innegabile», dice il presidente Aja, associazione jesolana albergatori, Alessandro Rizzante, «come è normale che sia. La vicenda del Monaco & Quisisana avrà una sua storia a sé che speriamo comunque trovi una soluzione, ma sta a testimoniare che oggi non si può più ragionare sugli alberghi a gestione e conduzione familiare, del tipo una famiglia un albergo.


«Ci sono concentrazioni e società», conclude, «che si fanno avanti sul mercato in un settore che è in continuo movimento anche dal punto di vista societario oltre che nell’investimento dei capitali».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia