Lezione degli anziani eroi «Così sventate le truffe»

“Ocio ciò” alla Gazzera. Una coppia di 75 e 87 anni al centro civico per raccontare come è riuscita a non cadere nel tranello dei ladri. «Volevano 6.900 euro»  
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Gazzera, centro civico/ Ocio Ciò - Anziani e Sicurezza!
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Gazzera, centro civico/ Ocio Ciò - Anziani e Sicurezza!
Hanno rischiato di essere vittime dell’ennesima truffa e sono invece diventati gli eroi del giorno. È la storia a lieto fine di due anziani - lei 75 anni, lui 87 - premiati ieri al Centro civico Manin, alla Gazzera, durante uno degli incontri itineranti che l’associazione “Ocio Ciò” promuove per imparare a difendersi da truffe, furti e scippi. Il dirigente del commissariato di Mestre Eugenio Vomiero e l’assessore Simone Venturini hanno donato loro una maglietta e promesso la candidatura al “Premio Ocio Ciò” dell’anno da parte del dirigente.


I due anziani sono stati invitati da Vomiero proprio ieri mattina per raccontare la loro avventura e per essere di esempio su come informazione, collaborazione con le forze dell’ordine e Comune possano essere la chiave di volta per evitare ignobili truffe. «Tutto è iniziato alcuni giorni fa» ha raccontato la donna «quando riceviamo una chiamata da un finto dirigente della Unipol assicurazioni che ci diceva che nostra figlia era stata coinvolta in un incidente e che essendo senza assicurazione era in stato di fermo per essere perseguita penalmente. Subito dopo è arrivata un’altra telefonata da un presunto maresciallo dei carabinieri di Treviso che confermava il procedimento penale per nostra figlia. L’unico modo per evitarlo era sborsare 6900 euro nel giro di un quarto d'ora».


Superato lo shock per un eventuale incidente e insospettiti per essersi sentiti dire di non poter parlare con la figlia (noto avvocato), il marito afferra il telefono e prende tempo. «Ho intuito che qualcosa non quadrava e ho detto che avrei richiamato subito. Invece ho chiamato mia figlia che stava benissimo e lei ha subito allertato il 113 per aspettare il dirigente e coglierlo in flagrante. Ma i due ormai avevano mangiato la foglia. Mi dispiace solo non averli trattenuti di più al telefono per farli prendere».


«L’obiettivo del progetto» spiegano gli operatori della Direzione Coesione sociale del Comune di Venezia «è quello di sostenere campagne informative e preventive legate ai rischi di truffe, furti e scippi. Le campagne sono realizzate in collaborazione con la Questura di Venezia, partendo dall’idea che si può essere più sicuri in primo luogo stando insieme, evitando di isolarsi e coltivando i rapporti tra vicini di casa. Diventare “più furbi dei furbi” significa smascherare quelli che cercano in qualche modo di truffarci: per la strada, bussando alla nostra porta o per telefono».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Argomenti:truffeocio ciò

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia