L’ex Pilsen si svela, sarà un negozio Zara
La facciata liberata dai ponteggi mentre i lavori all’interno proseguiranno per un altro mese

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 27.06.2017.- Tolta impalcatura ex pilsen in bacino orseolo.
Il complesso dell’ex Pilsen in Bacino Orseolo è stato «scoperto» in questi giorni, liberando la facciata dell’edificio dai ponteggi che lo ricoprivano da oltre due anni, per trasformarlo in un grande store di abbigliamento della catena spagnola di abbigliamento Zara. Un intervento che ha mantenuto l’aspetto esterno precedente dell’edificio, mentre continuano ancora i lavori all’interno che proseguiranno ancora per qualche mese. Ipotizzabile a questo punto un’apertura autunnale del nuovo esercizio. Il nuovo maxi store di Zara in Bacino Orseolo a sarà un negozio terra-cielo, su quattro piani, con una superficie di vendita di circa 1.500 metri quadrati. Insieme a quello di Milano, sarà uno dei più grandi d'Italia e avrà tutte le linee del marchio spagnolo. L'ingresso principale, in Bacino Orseolo, non sarà l'unico. In Frezzeria, infatti, ci sarà infatti una porta secondaria. Il progetto architettonico, redatto dallo studio TA di Venezia, prevede anche il cambio d’uso del Complesso “Ex Pilsen”, da direzionale a commerciale. Prevista appunto la conservazione delle facciate esistenti con demolizione e ricostruzione totale della struttura interna. Al termine dei lavori il complesso avrà una superficie netta complessiva di circa 2.580 metri quadri di cui 1.880 destinati appunto all'attività di vendita, 250 per lo stoccaggio delle merci, 185 per locali tecnici, 25 per i servizi igienici dei clienti, 65 metri per servizi e spogliatoi degli addetti e circa 170 metri quadri per i collegamenti verticali: ascensori e scale.
Il complesso è stato acquistato alla fine del 2010 dalla Mediterraneo Sviluppo Srl che fa capo all’imprenditore Piero Coin al prezzo di 26 milioni di euro, dal Comune di Venezia. Il Comune è ancora in causa con il precedente acquirente, l’imprenditore alberghiero Lino Cazzavillan, che non aveva poi perfezionato la vendita al prezzi pattuito. Nella sua relazione al Piano di recupero del Comune per l’area, la Soprintendenza aveva già attestato che il complesso dell’ex Pilsen versava in uno stato di abbandono e degrado tali da renderne impossibile il riuso, sia per gravi carenze funzionali che strutturali, se non appunto attraverso un progetto unitario di riqualificazione, attuato attraverso il nuovo centro commerciale curato dall’architetto Alberto Torsello. La modifica più rilevante - autorizzata dalla Soprintendenza - che è destinata a suscitare certamente qualche polemica per il suo impatto visivo, con il parere negativo sul progetto già espresso dalla Municipalità di Venezia è quella che prevede la riunificazione dei due prospetti che si affacciano su calle del Salvadego, che diventeranno un unico edificio con l’apertura di nuove finestre.
(e.t.)
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